Putsch di Kapp: differenze tra le versioni

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==Eventi==
Esso fu attuato da parte dei ''[[freikorps]]'' [[Prussia|prussiani]] contro l'imminente smobilitazione dell'esercito. A sollevazione cominciata, [[Wolfgang Kapp]], funzionario della Prussia orientale e fondatore del [[Partito della Patria]], se ne pose a capo e insediò un suo governo a [[Berlino]], il 13 marzo 1920. NelloIl ministro della difesa Gustav Noske chiese l'intervento dell'esercito stessoper temporeprimere il putsch, ma il governo presieduto dal cancelliere [[Gustav Bauer]], fuggitofu dallacostretto capitalea fuggire a Dresda, avevadi convocatofronte l'Assembleaal nazionalerifiuto adella [[StoccardaReichswehr]] di intervenire. Non ottenendo un chiaro appoggio da parte del generale maggiore Maercker, fronteggiandocomandante delle truppe stabilite a Dresda, il rifiutogoverno dellasi spostò ulteriormente a [[ReichswehrStoccarda]], addove intervenireannunciò una proclamazione in cui si invitavano i lavoratori tedeschi allo sciopero generale.
Alle spalle di Kapp stava una costante ombra sempre presente nelle operazioni controrivoluzionarie d'estrema destra nella [[Repubblica di Weimar|Germania di Weimar]], l'eroe della I guerra mondiale, il generale [[Erich Ludendorff]] contro il quale l'esercito non si sarebbe mai mosso.
 
La massiccia partecipazione allo sciopero generale, il rifiuto della [[Reichsbank]] di accettare richieste di finanziamento da parte di Kapp e lo scarso appoggio al putsch, perfino tra la destra nazionalista, che lo riteneva prematuro, paralizzò le attività del paese, costringendo Kapp a fuggire in Svezia il 17 marzo.
Fu la burocrazia prussiana, che si rifiutò di collaborare coi putschisti, a rendere impossibile ogni tentativo di governare, mentre la [[Reichsbank]] non accettava nessuna richiesta di finanziamenti con la firma di Kapp. Il [[colpo di Stato]] si spense da solo; ben presto le autorità militari ed i partiti si resero conto del fallimento e lasciarono Kapp isolato. Costui il [[17 marzo]] fuggì in [[Svezia]].
 
Da escludere è l'effetto determinante dello [[sciopero generale]] indetto dal governo Bauer, le scarse adesioni non furono sentite a Berlino e, semmai, esasperò gli animi nel resto della Germania.
Contro i putschisti furono prese ben poche sanzioni, anzi, alcuni ''freikorps'' vennero presto usati per sedare le rivolte nella [[regione della Ruhr]] derivate dallo sciopero generale e poi in [[Slesia]].
 
[[Categoria:Repubblica di Weimar]]