Villa Spera: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 1:
'''Villa Spera''', chiamata successivamente '''Villa Giordano''' ed oggi '''Corte dei Leoni''', è una villa in stile [[liberty]] opera dell'architetto [[Adolfo Avena]], situata a [[Napoli]]
▲[[Immagine:Villa_Spera_100_1614.JPG|thumb|right|250px|Villa Spera da Piazza S.Stefano.]]
▲'''Villa Spera''', chiamata successivamente '''Villa Giordano''' ed oggi '''Corte dei Leoni''', è una villa in stile [[liberty]] opera dell'architetto [[Adolfo Avena]], situata a [[Napoli]] al 615 di via Tasso, all'uscita in Piazza S.Stefano, nel quartiere [[Vomero]].
Costruita nel [[1922]], come attesta una lapide in [[latino]] apposta dall'autore sulla facciata, è contraddistinta, come altre ville del Vomero appartenenti al [[liberty napoletano]], da un marcato [[eclettismo]], che fonde lo stile liberty col [[neoromanico]]. Le sue decorazioni riprendono motivi medievali e pseudo-rinascimentali.
E' un edificio a tre piani, irregolare ma bruscamente rettangolare
La sua posizione, al culmine della collina (circa 500 [[piedi]] al di sopra del livello del mare), al confine tra il Vomero e [[Posillipo]], consente, sul lato anteriore, una veduuta spettacolare sul Vesuvio e sul Golfo di Napoli, sebbene il lato posteriore, di fronte al quale in origine sorgeva solo [[Villa Rachele]], sia stato oscurato, negli [[anni '50]], dalla costruzione di un [[supermercati GS|supermercato GS]] e numerosi palazzi moderni.
[[Immagine:100 1616.JPG|thumb|left|
Il tetto, in stile rinascimentale, pende delicatamente verso il basso su ogni lato dell'edificio. Essendo la villa stata costruita su un pendio, la parte della villa che si affaccia sul mare ottiene un effetto addizionale utilizzando lo spazio in più disponibile attraverso il rapido cambio di tra la parte frontale della proprietà ed il retro: Avena sfruttò così il poco spazio e le preesistenze (l'edificio sorse su un antico casino rurale).
Nella maggior parte delle finestre c'è vetro scuro e macchiato. Nella grande finestra centrale, l'artistico vetro colorato, opera del figlio di Adolfo Avena, Carlo, è andato perso durante la guerra. Sul lato del mare, c'è una notevole scala a spirale che avvolge l'intero edificio; si trova all'interno, ma di fronte al vetro e visibile dall'esterno. L'intera proprietà è protetta dalla strada grazie ad un alto recinto d'acciao, fino ai primi anni [[2000]] coperto da [[edera]], che rendeva impossibile osservarne l'interno. La placca di pietra posta dall'autore nella facciata porta la data 1922 in [[numeri romani]], ma la pietra è tanto consumata da sembrare molto più vecchia. sul lato di fronte al mare c'è anche un balcone. L'effetto è rinascimentale, come nella cosiddetta [[Casa di Giulietta]] a [[Verona]] (opera, non a caso, di Antonio Avena, fratello di Adolfo); ma nella villa vomerese risulta piuttosto inquietante.
Il suo aspetto ha dato origine a numerose leggende, secondo le quali la villa sarebbe stregata ed abitata da fantasmi
La villa fu anche sede del comando [[tedesco]] durante l'occupazione [[nazismo|nazista]].
|