Jean-Lambert Tallien: differenze tra le versioni

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Figlio di un [[maggiordomo]] del Conte di Bercy, si impiegòimpiega inizialmente presso un avvocato. Sostenitore della [[Rivoluzione francese|Rivoluzione]] fin dalla prima ora, partecipòpartecipa alle agitazioni di piazza di Parigi. Abbandonato l'impiego presso lo studio legale, inizia a lavorare presso la tipografia del ''[[Le Moniteur|Moniteur]]'' e organizza una società di fratellanza al [[Faubourg Saint-Antoine]]. Successivamente inizia un'attività editoriale in proprio, pubblicando un giornale murale dal nome ''L'Ami des citoyens, journal fraternel''.
 
Dopo l'arresto di [[Luigi XIV]] a [[Varennes]], durante la sua fuga, ne chiede la destituzione e diviene uno degli esponenti più in vista della cosiddetta ''Section des Lombards''; il [[15 aprile]] [[1792]] organizza una ''Festa della Libertà'' insieme a [[Jean-Marie Collot d'Herbois]].
 
Il [[10 agosto]] [[1792]] partecipa all'assedio del [[Palazzo delle Tuileries]], sostenuto dal governo rivoluzionario della [[Comune di Parigi]], nel quale otterrà la carica di segretario. Nel settembre successivo, appoggia il massacro compiuto nelle carceri di Parigi ed anzi, il [[3 settembre]], invia una circolare in tutte le province nella quale invita a fare lo stesso anche là. Alla fine di settembre si dimette dalla sua carica e si presenta a Parigi per le elezioni alla [[Convenzione Nazionale]], ma la sua candidatura viene fortemente osteggiata da [[Jean-Paul Marat]], che lo definisce ''un cupido intrigante in cerca di un posto''; di fronte a questa opposizione, Tallien ripiega ma si presenta nel dipartimento di [[Seine-et-Oise]], venendo eletto.
 
Alla Convenzione, Tallien siede tra i banchi dei [[Montagnardi]], in opposizione ai [[Girondini]], che avevaavevano attaccato la Comune di Parigi. Dopo aver partecipato ai moti che portaromoavevano portato alla caduta ed all'arresto dei Girondini, il [[23 settembre]] [[1793]] viene inviato con [[Claude-Alexandre Ysabeau]] a [[Bordeaux]] per reprimervi i moti di stampo federalista. Qui tuttavia viene sedotto da Thérésa Cabarrus, ex moglie di un federalista arrestata come sospetta; la fa quindi liberare ed inizia a vivere con lei, in un lusso sfrenato e proteggendo altri sospetti. Di fronte a questo voltafaccia, le autorità rivoluzionarie locali lo accusano di ''moderatismo'', ma egli reagisce facendoli arrestare; tuttavia Jullien de la Drôme, agente del [[Comitato di salute pubblica]] in missione nella zona, lo denuncia al suo ritorno lo denuncia a Parigi.
 
Sentendosi minacciato, tornòtorna a Parigi per giustificarsi, riuscendo a convincere la Convenzione della bontà del suo ''ardore rivoluzionario'', riuscendo addirittura ad essere eletto presidente dell'assemblea il [[24 marzo]] [[1794]]. VenneViene raggiunto presto da Thérésa, che venneè tuttavia arrestata per ordine del Comitato di salute pubblica; questo fatto, ed un biglietto offensivo mandatogli dalla donna, portano Tallien ad entrare nella congiura contro [[Maximilien de Robespierre|Robespierre]], utilizzando la sua posizione di presidente alla Convenzione per togliere la parola a [[Louis Antoine de Saint-Just|Saint-Just]] e per impedire di parlare allo stesso Robespierre.
 
Dopo la caduta di Robespierre, Tallien diviene una figura importante della reazione, con l'aiuto di Thérésa, che sposa il [[26 dicembre]] [[1794]], ma [[Pierre Joseph Cambon]] e [[Laurent Lecointre]] lo denunciano come sostenitore del [[Regime del Terrore|Terrore]]. Tallien riuscìriesce a salvarsi chiedendo la testa di [[Jacques Nicolas Billaud-Varenne]] e [[Jean-Marie Collot d'Herbois]]; rilanciòrilancia quindi ''L'Ami des citoyens'', attaccando i [[Giacobini]], fecefa chiudere il Circolo dei Giacobini il [[24 dicembre]] [[1794]] e sopprimere il Tribunale rivoluzionario il [[31 maggio]] [[1795]].
 
Con l'istituzione del [[Direttorio]], l'influenza politica di Tallien iniziòinizia a declinare, sebbene rimanesserimanga un membro del [[Consiglio dei Cinquecento]]. Screditato agli occhi dei [[Montagnardi]], che lo considerano un rinnegato, ed a quelli della destra, che gli rimproverano il suo passato favorevole al Terrore, viene abbandonato anche dalla moglie. Comunque, presentato a [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], viene da questi aggregato alla spedizione in [[Egitto]] e, dopo la presa del [[Il Cairo|Cairo]], Tallien si occupa dell'edizione del giornale ufficiale, ''Décade égyptienne''.
 
Rimandato in [[Francia]] dal generale [[Jacques François Menou]], divenuto nel frattempo comandante in capo dell'Armata egiziana nel [[1800]], viene catturato dagli inglesi durante la navigazione e condotto a [[Londra]]: qui viene comunque ben accolto dai [[Whig (Regno Unito)|Whig]] ed incontra [[Charles James Fox]].