Giardino Corsini: differenze tra le versioni

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==L'Ottocento==
[[Immagine:Giardino corsini, viale.JPG|thumb|250px|left|Il viale con le statue]]
Nell'Ottocento, quella che era una residenza temporanea estiva (rispetto al [[Palazzo Corsini (Firenze)|Palazzo Corsini sul Lungarno]]) diventò residenza stabile del Marchese Neri Corsini di Laiatico, e subì importanti lavori di ingrandimento ad opera dell'architetto [[Ulisse Faldi]], con la creazione di due ali laterali in stile neorinascimentale. Successivamente, verso il [[1860]], [[Vincenzo Micheli]] realizzò un nuovo edificio affaciato sul Prato, sul sito dell'antico [[convento dei Santi Maria e Giuseppe sul Prato]], sul quale trovò spazio una balconata per poter assistere al [[Palio dei Berberi]], una gara ippica, versione fiorentina del [[Palio di Siena]], che si disputò fino al [[1870]] circa, da Via[[via Ponte alle Mosse]] (che deve il suo nome proprio al fatto che la corsa prendesse ''le mosse'', cioè partisse da qua) fino a [[Porta alla Croce]] (l'attuale [[Piazza Beccaria]]).
 
Il giardino subì una nuova trasformazione su impulso della pittrice Antonietta Wald Stratten secondo la moda allora dominante del [[giardino all'inglese]] in stile romantico, con le ragnaie trasformate in boschetti di alberi a crescita rapida, percorsi da sentieri, e con l'apertura di un laghetto davanti alla [[limonaia]], che però fu presto interrato per il ristagnare delle acque che portava insane colonie di [[zanzara|zanzare]]. Resta comunque la graziosa statua di bambino sulla tartaruga eseguita per il centro dello specchio d'acqua.
 
==Il Novecento==