Umanitarismo: differenze tra le versioni
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Per quanto profondamente radicato nella identità dell’uomo e nelle religioni, storicamente l’umanitarismo è diventato un importante fenomeno sociale e culturale a partire dal XIX secolo, ed è stato il motore di numerosi importanti movimenti per la promozione della condizione umana, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti, quali quelli contro lo [[schiavismo]], contro la [[discriminazione razziale]], per i diritti dei lavoratori, per i [[diritti umani]], e per il diritto all’assistenza, e alla libertà dalla sofferenza.
Quest’ultimo aspetto diventerà centrale nella definizione di umanitarismo a metà dell’Ottocento, soprattutto grazie all’opera del fondatore della [[Croce Rossa]], Jean-Henri Dunant (1828 – 1910), che ne stilò il primo codice di principi.
▲'''L'umanitarismo moderno'''
Nella sua accezione moderna, l'umanitarismo è l'assieme delle idee, dei principi, delle tecniche e delle attività relativi all’aiuto umanitario, ovvero, l'assistenza e la protezione delle vittime civili dei disastri. Questi disastri possono appartenere a due categorie: naturali o prodotti dall'uomo. Tra questi ultimi hanno massima importanza i conflitti armati che, secondo alcuni, dovrebbero rappresentare l’unico oggetto dell’aiuto umanitario.
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Per quanto essenzialmente fondato sul Diritto umanitario internazionale, l’umanitarismo non corrisponde ad una dottrina precisa, quanto piuttosto ad una condivisione di valori all’interno della comunità composta dalle organizzazioni, le persone e le istituzioni che agiscono nei vari ambiti dell’aiuto umanitario.
Questi valori fondamentali sono sintetizzati in forma di principi dal “Codice di condotta per il movimento internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e delle ONG nella risposta ai disastri”. Il Codice, fu redatto all’indomani della crisi umanitaria di [[Goma]] del 1994, in cui 150.000 persone morirono in seguito a carenze gravi nella risposta umanitaria. L’iniziativa fu promossa da alcune delle principali organizzazioni internazionali: Caritas Internationalis, Catholic Relief Services, la Federazione internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, International Save the Children Alliance, Lutheran World Federation, Oxfam, The World Council of Churches, e dal [[Comitato Internazionale della Croce Rossa]]. A tutt’oggi, il Codice è stato adottato da oltre 450 organizzazioni internazionali.
▲'''Principi fondamentali'''
▲Questi valori fondamentali sono sintetizzati in forma di principi dal “Codice di condotta per il movimento internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e delle ONG nella risposta ai disastri”. Il Codice, fu redatto all’indomani della crisi umanitaria di [[Goma]] del 1994, in cui 150.000 persone morirono in seguito a carenze gravi nella risposta umanitaria. L’iniziativa fu promossa da alcune delle principali organizzazioni internazionali: Caritas Internationalis, Catholic Relief Services, la Federazione internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, International Save the Children Alliance, Lutheran World Federation, Oxfam, The World Council of Churches, e dal [[Comitato Internazionale della Croce Rossa]]. A tutt’oggi, il Codice è stato adottato da oltre 450 organizzazioni internazionali.
▲1. Imperativo umanitario priorità assoluta. Il diritto di ricevere ed offrire assistenza umanitaria è un principio umanitario fondamentale di cui devono godere tutti i cittadini di tutti i paesi.
▲2. L’aiuto è portato senza alcuna considerazione di razza, di credenza o di nazionalità dei beneficiari e senza discriminazione di alcun genere. Le priorità in materia di assistenza sono determinate in funzione dei soli bisogni
▲3. L’aiuto non sarà utilizzato al servizio di convinzioni politiche o religiose, di qualunque tipo
▲4. Ci sforzeremo di non essere strumento della politica estera dei governi
▲5. Rispetteremo le culture e i costumi
▲6. Cercheremo di fondare i nostri interventi sulle capacità locali
▲7. Ci impegneremo a trovare i mezzi per associare i beneficiari dei programmi alla gestione dei soccorsi
▲8. I soccorsi devono allo stesso tempo mirare a limitare le vulnerabilità future e soddisfare i bisogni essenziali
▲9. Ci consideriamo responsabili, tanto verso i beneficiari potenziali delle nostre attività che verso i nostri donatori
10. Nelle nostre attività di informazione, di promozione e di pubblicità, presenteremo le vittime di catastrofi come esseri umani degni di rispetto, e non come oggetti di commiserazione▼
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Va sottolineato che alcune agenzie umanitarie hanno deciso di non sottoscrivere il Codice, pur condividendone i principi essenziali.
Assieme a questa comunanza di valori, nell’umanitarismo esiste anche una ampia condivisione di metodologie e tecniche d’intervento nel campo dell’assistenza, in particolare grazie all’adozione di standard comuni, i più importanti dei quali sono stati codificati dal progetto Sphere, fondato nel 1997.
▲'''Scuole di pensiero'''
Nondimeno, esistono divergenze di visione, anche molto significative, tra scuole di pensiero e organizzazioni, intorno a questioni quali l’indipendenza dell’aiuto dalla politica, la cooperazione con i governi, le relazioni con i militari, e l’autonomia dell’aiuto umanitario rispetto ad altre forme d’aiuto (in particolare la cooperazione allo sviluppo, il [[peacekeeping]], la trasformazione dei conflitti e la protezione dei diritti umani).
== Note ==
<references/>
[[Categoria:Concetti e principi filosofici]]
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