Questione ebraica: differenze tra le versioni

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Una vera e propria ondata di antigiudaismo pervase il continente quando, nella [[Spagna]] in cui si consolidava il cattolicesimo come religione di stato, dopo un piano di sistematica oppressione si giunse con l'ingiunzione del [[31 marzo]] [[1492]], varata da [[Ferdinando il Cattolico|Ferdinando d'Aragona]] e [[Isabella d'Aragona|Isabella]], alla decisiva espulsione di almeno 80.000 ebrei dalla penisola iberica e dai Regni di [[Regno di Napoli|Napoli]] e [[Regno di Sicilia|Sicilia]].
 
Ben presto anche in Europa si diffuse il fanatismo religioso di bande che cariche di odio e avversione razziale, operavano per un confuso ed immotivato spargimento di sangue. Tale assetto sociale assieme al mito del popolo ebraico "''assassino di Cristo''", rimasero vivi sino all’[[Illuminismo|epoca illuminista]] durante la quale dotti intellettuali iniziarono a prendere coscienza e ad approfondire quale macroscopica ingiustizia l’Europa avesse saputo trascinare e plasmare nel corso dei secoli. <br>
Tale assetto sociale assieme al mito del popolo ebraico "''assassino di Cristo''", rimasero vivi sino all’[[Illuminismo|epoca illuminista]] durante la quale dotti intellettuali iniziarono a prendere coscienza e ad approfondire quale macroscopica ingiustizia l’Europa avesse saputo trascinare e plasmare nel corso dei secoli. <br>
Nel corso del [[XVIII secolo]] infatti la soppressione ebrea ebbe una battuta d’arresto: [[Giuseppe II del Sacro Romano Impero|Giuseppe II d’Austria]] nel [[1781]] fece pubblicare una patente di tolleranza per gli Ebrei e in [[Francia]] si accordò che a questi fosse concesso il diritto a possedere la cittadinanza francese. Pian piano iniziò anche l’abbattimento radicale degli ostacoli che li tenevano da numerosi secoli ai margini della società civile.<br>
Una emancipazione simile a quella di Giuseppe d’Austria, si allargò poi anche agli altri stati europei: nel [[1866]] all’[[Inghilterra]], nel [[1870]] alla [[Germania]] e nel [[1917]] alla [[Russia]]. Anche nel [[Piemonte]] del [[1848]], con l’art. 24 dello [[Statuto Albertino|statuto albertino]], fu accordata agli israeliti la totalità dei diritti civili e politici. Leggi simili saranno estese al resto della penisola nel corso degli anni.
 
Tuttavia, quantunque nell’epoca dei lumi si fosse sensibilmente placato il clima di ostilità nei confronti degli ebrei (rimanendo comunque saldo un antisemitismo riposto), esso ricomparve più distruttivo che mai, con l'instaurarsi dei regimi [[Nazionalismo|nazionalistici]], nel corso dei secoli [[XIX secolo|secoli XIX]] e [[XX secolo|XX]],. inNella particolare[[Russia]] del[[Zar|zarista]] XXsi verificarono violentissime sommosse antiebraiche, duranteche assunsero il qualenome sidi [[pogrom]] (dal russo Погром che significa ''distruzione''), spesso incitate dalle stesse autorità politiche per veicolare lo scontento popolare degli anni delle rivoluzioni del [[Rivoluzione russa del 1905|1905]] e [[Rivoluzione d'ottobre|1917]] verso l'intransigenza consumòreligiosa. laLa più feroce e violenta persecuzione che il popolo ebraico avesse mai patito, fu pianificata e condotta dalla [[Germania nazista]] di [[Adolf Hitler]] eed è tristemente conosciuta come "''[[soluzione finale della questione ebraica]]''".
 
== Voci correlate ==