Konstantin Konstantinovič Romanov (1891-1918): differenze tra le versioni
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Il principe era una persona silenziosa e timida portata, istruita nel Corpo dei Paggi, l'Accademia Militare di San Pietroburgo, come suo fratello Igor Konstantinovič. Servì da ufficiale durante la [[Prima Guerra Mondiale]] e ad un sacerdote che lo incontrò al fronte, l'egumeno Seraphim, scrisse: "Era un ufficiale estremamente modesto delle Guardie del Reggimento Ismailovsky, molto caro agli ufficiali e ai soldati; insieme a loro fu un soldato coraggioso che si distinse. Mi ricordo di averlo visto personalmente nelle trincee fra i soldati, rischiando la sua vita."
Dopo avere visto la felicità dei suoi fratelli maggiori [[Ivan Konstantinovič Romanov |Ivan Konstantinovič]] e [[Tatiana Konstantinovna Romanov |Tatiana Konstantinovna]], già coniugati, sorse in lui il desiderio di farsi una famiglia. Il suo interesse si appuntò verso la figlia maggiore dello zar la granduchessa [[Olga Nikolaevna Romanova |Olga]], il miglior partito di Russia, ma anche verso la principessa Elisabetta di Romania. La nonna della giovane, nata granduchessa [[Marija Aleksandrovna Romanova |Maria Aleksandrovna]] scrisse alla figlia [[Maria di Sassonia-Coburgo-Gotha|Maria]], allora principessa ereditaria di Romania, nel [[1911]] che "Il giovane Kostia ora è preda della paura che ella sarà strappata via, come dice, prima che abbia fatto bena la sua conoscenza. Il giovane sembra realmente abbastanza piacevole, è molto ben voluto nel suo reggimento e assieme sono stati veramente bene. è un ragazzo pieno di vita… se non avete niente contro questo giovane che sta per venire a farvi una visita, telegrafatemi." Tuttavia l'idillio non si concluse per motivi politici, poichè suo fratello Ivan aveva sposato [[Elena Karađorđević|Elena di Serbia]] e Kostia non fece in tempo a trovare una moglie.
Dopo la presa del potere da parte dei [[bolscevichi]], il 4 aprile 1918 fu arrestato ed esiliato negli [[Urali]]. Il [[18 luglio]] dello stesso anno ad [[Alapaevsk]] fu crudelmente giustiziato insieme alla zia [[Elisabetta d'Assia-Darmstadt|Elizaveta Fëdorovna]], allo zio granduca [[Sergej Michajlovič Romanov|Sergej Michailovič]], ai suoi fratelli i principi [[Igor Konstantinovič Romanov|Igor Konstantinovič]] e [[Ivan Konstantinovič Romanov |Ivan Konstantinovič]], al cugino [[Vladimir Pavlovič Paley]], a Fëdor Remez (segretario del granduca) e [[Varvara Jakovleva]], una suora del convento di Mosca, compagna di Elizaveta Fëdorovna. Furono tutti portati all'interno della foresta presso una miniera abbandonata, bastonati e lasciati agonizzanti al suo interno. I loro corpi, recuperati dall'[[Armata Bianca]], furono dopo mesi sepolti nel cimitero ortodosso di [[Pechino]], andato poi distrutto durante la [[Rivoluzione Culturale]].
[[be:Канстанцін Канстанцінавіч, малодшы]]
▲[[de:Oleg Konstantinowitsch Romanow]]
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▲[[fr:Oleg Constantinovitch de Russie]]
▲[[hu:Oleg Konsztantyinovics Romanov orosz herceg]]
▲[[nl:Oleg Konstantinovitsj van Rusland]]
▲[[pt:Oleg Constantinovich da Rússia]]
▲[[ru:Романов, Олег Константинович]]
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