Martin Verkerk: differenze tra le versioni

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Diventato professionista nel [[1996]], non ha giocato ad alti livelli fino al [[2003]], suo anno d'oro in cui ha vinto il suo primo torneo [[Association of Tennis Professionals|Atp]] a [[Milano]] ed è arrivato fino in finale al [[Open di Francia|Roland Garros]]. Nel corso del torneo ha sconfitto il sorprendente tedesco [[Rainer Schuettler]] agli ottavi e, al termine di una maratona conclusasi 8-6 al quinto set, l'ex vincitore del torneo nonché ex numero uno del mondo [[Carlos Moya]] nei quarti. In semifinale ha dato grande prova di forza contro [[Guillermo Coria]], argentino che in quel anni dominava i tornei sulla [[terra rossa]], ma poi è caduto con estrema facilità al vincitore [[Juan Carlos Ferrero]].
 
Nel [[2004]] si è confermato giocatore solido vincendo il torneo di casa ad [[Amersfoort]] poi è stato costretto a fermarsi a causa di un infortunio alla spalla che lo ha tenuto fuori per tutto il [[2005]] e continua a perseguitarlo (ha disputato solo un torneo nel [[2006]]). Gli anni successivi, per lui, sono stati un calvario: sebbene abbia riprovato a rientrare nel circuito maggiore, è sempre mancata la "scintilla" per tornare a essere competitivo a livello Atp. Ha vinto qualche Futures, ma nulla più. Così, a fine 2008, ha candidamente dichiarato a una tv olandese il ritiro, dichiarando "di non riuscire a tornare ai massimi livelli".
 
Alto 1,96 m, è stato famoso per il suo servizio molto potente, la voleè ruvida ma naturale; nonostante ciò ha sempre preferito le superfici lente, più adatte al suo gioco regolare e non molto potente da fondocampo.
 
[[Categoria:Biografie|Verkerk, Martin]]