Flauto traverso: differenze tra le versioni

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I flauti moderni possono raggiungere un'estensione di tre ottave e mezza, e alcuni flautisti sono in grado di emettere il Do<sub>8</sub>, portando l'estensione dello strumento a quattro ottave piene. La quarta ottava, di difficile emissione (quasi impossibile su strumenti d'epoca) è per questo poco usata nel repertorio flautistico, anche se negli anni recenti alcuni compositori hanno spesso usato il Re<sub>7</sub>.
 
==Timbro==
[[Immagine:Onda_flauta.png|thumb|right|200px|Onda sonora prodotta da un flauto]]
 
Il flauto ha un suono limpido anche se un po' freddo, ma la brillantezza del suo [[timbro]] lo ha reso adatto, per esempio, per imitare il canto degli uccelli, caratteristica usata in molti brani di diversa provenienza: esempi nella musica classica sono il concerto ''"Il cardellino"'' di [[Antonio Vivaldi]], il concerto nella ''"Sinfonia Pastorale"'' di [[Beethoven]] e la parte dell'uccellino Sasha in ''"Pierino e il lupo"'' di [[Sergei Prokofiev]]; nella musica [[jazz]] il brano "''Conference of the birds''" di [[Dave Holland]]; nella [[musica popolare]] [[Irlanda|irlandese]] la [[giga]] "''Lark in the morning''" (normalmente affidata al flauto traverso irlandese a sei fori).
 
Inoltre, la sua discendenza popolare (non bisogna dimenticare che, essendo uno degli strumenti di più facile fabbricazione, il flauto è anche uno dei più antichi e diffusi nella musica popolare) faceva sì che il flauto evocasse ambienti pastorali e [[bucolico|bucolici]], molto frequentati in musica e nelle arti in genere dal XVI al XIX secolo: si vedano a questo proposito la giá citata [[Sinfonia Pastorale]] e la raccolta "''[[Il Pastor Fido]]''" , opere che giá nel titolo rivelano la loro ispirazione e che contengono importanti parti per flauto (la seconda è una raccolta di sei concerti per flauto, [[clavicembalo]] e [[basso continuo]])
 
==Come viene prodotto il suono==
[[Immagine:Flute_Keys.png|thumb|right|200px|Chiavi di un flauto (Yamaha)]]
 
Il suono viene prodotto dal flusso d'aria che si frange contro lo spigolo del foro di insufflazione presente sulla testata. In questo modo viene eccitata la colonna d'aria all'interno del tubo e ha inizio la vibrazione sonora. L'emissione di note di diversa altezza avviene chiudendo i fori, tramite le "chiavi" (i tasti) e controllando in questo modo l'altezza della colonna d'aria che viene messa in vibrazione.
Un effetto molto suggestivo è il frullato ([[Lingua tedesca|ted.]] ''Flatterzunge'', [[Lingua francese|fr.]] ''frappé'' o ''tremolo dental''), tecnica che consiste nel soffiare pronunciando contemporaneamente le consonanti "tr", "dr" o "vr" per far vibrare la parte anteriore della lingua oppure la consonante "r" (pronunciata come la "r" moscia francese) per far vibrare la parte posteriore della lingua.
Le chiavi possono essere forate, per permettere effetti di [[glissato]] (passaggio da una nota all'altra senza salti tonali) ed una maggiore proiezione di suono.
 
== La famiglia dei flauti traversi ==
[[Immagine:Piccolo.jpg|thumb|right|200px|Un [[ottavino]], il flauto minore della famiglia]]
Esistono svariati tipi di flauti che si differenziano, oltre che per il materiale, per alcuni aspetti meccanici ed estetici. La famiglia dei flauti traversi ha diversi componenti:
* l'[[ottavino]] in Do, che, come indica il nome stesso, produce suoni più acuti di un'ottava rispetto al flauto ordinario (ma ne esiste anche una versione in Reb);
* il [[flauto soprano]] in Sol (un'[[ottava]] più acuta del [[flauto contralto]]); combina le caratteristiche dell'ottavino con quelle del flauto ordinario;
* il flauto traverso;
* il [[flauto tenore]] (o flauto d'amore) in Sib (notare la strana nomenclatura che lo vede più acuto del flauto contralto; sarebbe più giusto chiamarlo ''flauto mezzosoprano'');
* il [[flauto contralto]] in sol (una quarta più basso del flauto ordinario); è (come tutti gli strumenti non in Do) uno [[strumento traspositore]] perché suonando la nota corrispondente al Do si produce il Sol alla quarta inferiore;
* il [[flauto basso]] in Do (un'[[ottava]] più grave del flauto ordinario);
* il [[flauto contrabbasso]] in Sol (un'[[ottava]] più grave del flauto contralto), chiamato anche - dalla traduzione inglese - Contra-alto;
* il [[flauto contrabbasso]] in Do (due ottave sotto l'ordinario);
* il [[flauto subcontrabbasso]] in Sol (doppio contra-alto) o in Do (doppio contrabbasso)
* il [[flauto iperbasso]] in Do.
 
I flauti di uso comune sono, oltre il flauto ordinario, il flauto contralto, l'ottavino, e - molto più raramente, il flauto basso in Do. Gli altri membri della famiglia, tutti rari o rarissimi, trovano impiego solo nelle orchestre di flauti anche a causa dell'elevato costo e dell'intonazione problematica. I tagli più gravi, a partire dal flauto basso, a causa delle grandi dimensioni, hanno tutti la testata variamente ripiegata (a U per il flauto basso, a triangolo per i tagli superiori) per consentire l'esecuzione; i più gravi devono essere suonati in piedi con l'aiuto di speciali supporti.
Il flauto iperbasso, che ha una lunghezza superiore agli 8 metri, è suonato quasi unicamente dal flautista italiano [http://www.robertofabbriciani.it/home.html Roberto Fabbriciani] ed esiste in pochissimi esemplari (forse in esemplare unico).
 
=== Strumenti derivati ===
 
Il [[flauto traverso irlandese]] è uno strumento in legno molto usato come solista nella musica popolare irlandese e, nelle sue diverse versioni, deriva dal flauto traverso in uso in Europa prima dell'avvento del sistema Boehm. Ne esistono versioni con un numero di chiavi variabile da nessuna (il più popolare) fino ad otto (che rendono lo strumento completamente cromatico: alcuni musicisti preferiscono però avere strumenti senza chiavi e con diverse intonazioni come accade per il [[tin whistle]] ). La versione senza chiavi ha due ottave d'estensione (corrispondenti a quelle del flauto standard, a partire dal Re) ed è intonata in Re maggiore, il che fa del flauto irlandese uno [[strumento traspositore]], anche se le sue parti sono normalmente scritte in chiave di Do. Poiché le posizioni per emettere le alterazioni senza l'aiuto di chiavi sono proibitivamente scomode o danno luogo a note molto calanti, questo strumento è praticamente limitato a due sole tonalità (Sol Maggiore e Re Maggiore). La versione senza chiavi ha sei fori (più due non azionabili al piede del flauto); le posizioni non differiscono da quelle del flauto standard (la posizione del Fa emette un Fa#), fatta eccezione per il Do#, che viene realizzato chiudendo il foro del medio della mano sinistra: è possibile anche - con diversa posizione - emettere il Do naturale (che permette di eseguire pezzi in Sol). Pare che molti flauti irlandesi attorno al XIX secolo derivassero da flauti standard provenienti dalle bande dell'esercito inglese, a cui venivano bloccate alcune chiavi per ricondurli alla tonalità di Re.
 
== Breve storia dell'evoluzione dello strumento ==
 
La storia del flauto traverso europeo, in quanto tale, inizia attorno al medioevo (la storia del flauto in generale, per contro, è assai più antica e geograficamente più estesa)
 
=== Nel Medioevo ===
 
Varie fonti iconografiche e letterarie attestano la presenza di flauti traversi in [[Europa]] almeno dal X secolo. Gli strumenti illustrati appaiono costruiti in un unico pezzo (due per il flauto basso): un tubo cilindrico di legno con sei fori per le dita (non otto come il flauto dolce) più il foro di insufflazione. Dalle immagini si può notare che lo strumento è tenuto spesso alla sinistra dell'esecutore, segno che probabilmente era costruito con tutti i fori perfettamente allineati, permettendo al flautista di scegliere l'orientamento desiderato.
 
Dal [[X secolo|X]] al [[XIII secolo]], tuttavia, lo strumento era piuttosto raro, e pare gli fossero preferiti strumenti dritti, simili al [[flauto dolce]] (ma non ancora propriamente flauti dolci, la cui data di nascita pare sia attorno al XIV secolo). Giunto in Europa dall' [[Asia]], quasi certamente dalla [[Cina]], attraverso gli scambi culturali mediati dall' [[impero romano d'Oriente]], il flauto traverso divenne popolare in [[Francia]] e in [[Germania]] (ed era perciò chiamato ''flauto tedesco'' per differenziarlo dagli strumenti dritti). In questi paesi venne usato nella musica popolare e nella musica di corte (assieme ad altri strumenti quali la [[viella]]), ma sarebbe passato più di un secolo prima che si diffondesse nel resto dell'Europa.
 
La prima citazione letteraria del flauto traverso è del 1285, in una lista di strumenti suonanti da [[Adenet le Roi]]. A questa citazione segue un silenzio di circa settant'anni, al termine dei quali le fortune del flauto vennero ravvivate (attorno al 1350) da un vento di attivismo [[storia militare|militare]]. L' [[esercito svizzero]], infatti, adottò il flauto come strumento di
segnalazione e questo lo diffuse nel continente. Fu verso il [[1500]] che il flauto traverso venne introdotto anche nelle corti come strumento orchestrale e solista.
 
=== Nel Rinascimento (1500) ===
 
Il flauto rinascimentale, chiamato anche, nel [[XVI secolo]], traversa, mantenne sostanzialmente la struttura del flauto medievale. Si ha testimonianza dell'esistenza di diverse "taglie" per lo strumento: ''"discantus"'', ''"tenor-altus"'', ''"bassus"''.
 
Da quell' epoca sono giunti fino a noi circa 50 strumenti e diverse testimonianze documentali in diversi trattati musicali in cui compaiono descrizioni (e disegni) dello strumento.
Tra i più importanti:
 
* Sebastian Virdung, ''"Musica getutscht und ausgezogen"'', Basilea, 1511
* Martin Agricola, ''"Musica instrumentalis deudsch"'', Wittenberg, 1529
* Simon Gorlier, ''"Livre de tabulature de flûte d'Allemand"'', Lione, 1556
 
Il flauto trova posto nei complessi di [[musica da camera]] spesso sotto forma di strumenti intonati in Re.
 
=== Nel periodo Barocco (1600 - 1700) ===
 
Il ''flauto barocco'', chiamato anche ''flauto ad una chiave'' o ''flauto traversiere'', subisce molte modifiche ad opera di famiglie di costruttori di legni che dedicano particolare cura nel perfezionarlo, in particolare la famiglia "Hotteterre". Lo strumento viene diviso in tre pezzi (testata, corpo e piede) e la cameratura non è più interamente cilindrica come avveniva per il flauto rinascimentale, infatti il corpo e il piede sono conici. Ai sei fori del flauto rinascimentale se ne aggiunge un settimo per il re diesis, controllato da una chiave chiusa. ([[Johann Joachim Quantz|Quantz]] aggiungerà un'ulteriore chiave per il [[mi bemolle]], per conservare la differenza di [[comma (musica)|comma]] tra le due note) Più tardi il corpo centrale verrà diviso in due parti, di cui quella superiore intercambiabile con altre di diversa lunghezza, per consentire allo strumento di adattarsi ai diversi [[diapason]] utilizzati nelle diverse corti europee.
 
Il fatto che nel corso del XVII secolo si sia iniziato a costruire i flauti (sia traversi, sia dolci) in tre parti, mentre nel Rinascimento erano costruiti in un pezzo unico o al massimo in due pezzi (anche i più grandi), riflette un significativo cambiamento nella figura del flautista professionista. Nel rinascimento, gli strumentisti erano al servizio delle corti, e gli strumenti che usavano non erano di loro proprietà, bensì della cappella di corte. Tutti gli strumenti a fiato costruiti per una stessa cappella erano accordati su uno stesso La (che oggi è fissato internazionalmente a 440 Hz), ma quest'ultimo poteva variare moltissimo fra una cappella e l'altra (anche di più di mezzo tono). In seguito, i più noti virtuosi di flauto iniziarono a spostarsi da una città all'altra per le loro esibizioni, portando con sé i loro strumenti, e il problema di doversi adeguare ad altezze del La tanto diverse fu risolto costruendo il flauto in tre sezioni (il flauto traversiere addirittura in quattro): per piccole variazioni di accordatura era sufficiente inserire la sezione centrale più o meno profondamente nella testata (come si fa tuttora), ma oltre un certo limite era necessario sostituire del tutto la sezione centrale con una di lunghezza diversa e con le distanze fra i fori alterate proporzionalmente. I flautisti dell'epoca barocca andavano quindi in giro con strumenti che avevano una dotazione di due o tre sezioni centrali intercambiabili, diversamente accordate.
 
=== Nel periodo Classico ===
 
Con le sue qualità timbriche e omogenee si adatta in perfetta simbiosi con il pensiero e l'armonia [[classica]]. Sia usato come strumento da [[accompagnamento]] che solistico in particolare usato in [[Francia]] oltre che da [[Johann Sebastian Bach|Bach]] e [[Antonio Vivaldi|Vivaldi]]
Coloro che contribuirono a migliorarlo in questo periodo furono:Tacet,Potter, Tromliz e Capellier.
 
=== Nel periodo Romantico ===
 
In questo periodo viene in genere usato in orchestra trovando poi spazio negli [[Impressionismo|impressionisti]] [[Claude Debussy]] e [[Maurice Ravel]] continuando a mettere in luce sfumature dello strumento ancora sconosciute.
 
== Curiosità ==
{{Curiosità}}
* A [[Milano]], nel [[Castello Sforzesco di Milano|Castello Sforzesco]], è conservato un flauto traverso che poteva essere utilizzato come bastone da passeggio.
* [[Ian Anderson]], senza dubbio il più famoso flautista [[rock]] moderno, e leader del gruppo [[Jethro Tull (gruppo musicale)|Jethro Tull]], imparó il flauto da autodidatta dopo averne casualmente acquistato uno mentre viaggiava con il suo gruppo nei primissimi anni d'attività. Egli racconta che quando, già famoso, cercò di insegnarlo alla figlia, alla quale veniva anche insegnato alla scuola elementare, fu da lei severamente criticato per le posizioni non standard che utilizzava ("''papà, lo suoni tutto sbagliato!''"). In conseguenza di questo, Anderson si ritiró per alcuni mesi a ristudiare le posizioni sul metodo della figlia.
 
== Bibliografia ==
* ''Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti'', diretto da Alberto Basso, ''Il Lessico'', vol. II, Torino, UTET, 1983, pagg. 247-252
* Giampiero Tintori, ''Gli strumenti musicali'', tomo II, Torino, UTET, 1971, pagg. 740-748
* Claudio Paradiso, ''Il flauto in Italia'', Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 2005 - 607 p., ill.
* Giuseppe Fagnocchi, ''Lineamenti di storia della letteratura flautistica'', Faenza, Mobydick, 1999 - 360 p., ill.
* Gianni Lazzari, ''Il flauto traverso. Storia, tecnica, acustica'', Torino, EDT, 2003 - 544 p., ill.
* Albert Cooper, ''Il flauto'', trad. it., Cremona, Turris, 2005 - 96 p., ill.
* Vinicio Gai, ''Il flauto'', Ancona, Bèrben, 1975 - 85 p., ill.
* Raymond Meylan, ''The Flute'', London, B.T. Basford, 1988 - 143 p., ill.
* Christian Meyer, ''Sebastian Virdung - Musica getuscht. Les instruments et la pratique musicale en Allemagne au début du XVIe siècle'', Paris, CNRS, 1980 - 157 p., ill. [il volume contiene tra l'altro la trad. franc. di ''Musica getuscht'']
* Jacques Hotteterre le Romain, ''Principes de la flute traversiere, ou flute d'Allemagne - de la flute a bec, ou flute douce - et du hautbois'', Amsterdam, Estienne Roger, 1728; facsimile con trad. ted. e postfazione, Kassel, Bärenreiter, 1982 - 53 p.
* Johann Joachim Quantz, ''Versuch einer Anweisung, die Flöte traversière zu spielen'', Berlin, 1752; facsimile con prefazione, postfazione e note, Kassel, Bärenreiter, 1983 - 419 p.
* Marcello Castellani, Elio Durante, ''Del portar della lingua negli instrumenti di fiato - Per una corretta interpretazione delle sillabe articolatorie nella trattatistica dei secc. XVI-XVIII'', 2a ed., Firenze, S.P.E.S., 1987 - 232 p.
* Stefano Benini, '' Il flauto e il jazz '', Padova, Muzzio, 1992 - 200 p., ill.
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Transverse flute}}
 
==Collegamenti esterni==
* [http://musica.flautonline.it/podcast/ Il primo podcast di flauto traverso]
* [http://www.robertofabbriciani.it/INDEX%20EFFETTO%20SPAZIO/foto%20verticali/flauto%20iperbasso.JPG Roberto Fabbriciani prepara un flauto iperbasso]
* [http://www.accademiaitalianadelflauto.it/rivista.htm "Syrinx", trimestrale con CD allegato]
* [http://www.falaut.it "FaLaUt", trimestrale con CD allegato]
* [http://www.flautonline.it/ Corsi di flauto online gratuiti]
* [http://www.celticworld.it/sh_wiki.php?act=sh_art&iart=113&im=1 Costruitevi da soli un flauto traverso Irlandese in Do]
* {{es}} [http://www.flautistico.com "Flautistico.com" Portale per flautisti]
* {{en}} [http://www.phys.unsw.edu.au/music/flute Flute Acoustics] Sito dedicato al flauto e alle sue caratteristiche acustiche
* {{en}} [http://www.FluteInfo.com FluteInfo]
* {{en}} [http://www.larrykrantz.com Larry Krantz]
* {{en}} [http://www.phys.unsw.edu.au/music/flute/virtual/main.html Il flauto Boehm Virtuale], un database di diteggiature
* {{en}}[http://www.flutehistory.com FluteHistory.com]
*{{Dmoz|/Arts/Music/Instruments/Winds/Woodwinds/Flute/|Risorse sul flauto}}
 
{{Portale|musica}}
 
[[Categoria:Strumenti musicali orchestrali|Flauto traverso]]
[[categoria:Legni|Flauto traverso]]
 
[[als:Querflöte]]
[[ca:Flauta travessera]]
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