Pierre-Joseph Proudhon: differenze tra le versioni

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{{quote | La mia coscienza è mia, la mia giustizia è mia, e la mia libertà è una libertà sovrana}}
{{Bio
| Nome = Pierre-Joseph
| Cognome = Proudhon
| Sesso = M
| LuogoNascita = Besançon
| GiornoMeseNascita = 15 gennaio
| AnnoNascita = 1809
| LuogoMorte = Parigi
| GiornoMeseMorte = 19 gennaio
| AnnoMorte = 1865
| Attività = filosofo
| Attività2 = anarchico
| Nazionalità = francese
| Epoca = 1800
| Immagine = Pierre Joseph Proudhon.jpg
}}
 
È stato il primo ad attribuire un significato positivo alla parola "[[anarchia]]", che prima era utilizzata soltanto in senso dispregiativo, cioè nel senso di caos, disordine (perfino da [[William Godwin]]):
 
{{quote | "Sei un repubblicano?"<br/>
"Repubblicano [...] sì. Ma non significa nulla. ''Res publica'', la cosa pubblica. Chiunque si interessi alla cosa pubblica può definirsi repubblicano. Anche i re sono repubblicani"<br/>
"Bene! Quindi sei un democratico?"<br/>
"No"<br/>
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"E allora cosa sei?"<br/>
"Un anarchico..."<br/>
"Ah [...] capisco. Sei ironico."<br/>
"Assolutamente no. Ti sto dando la mia seria e ponderata professione di fede. Sebbene un fervente sostenitore dell'ordine, io sono - nel più forte significato del termine - un anarchico."}}
 
== Biografia ==
=== Giovinezza ===
 
Proudhon nacque a [[Besançon]] in [[Francia]] da un fabbricante di barili per birra. A sedici anni, dopo un'infanzia spesa in lavori familiari per lo più rurali, entrò nella scuola della città, nonostante la famiglia fosse troppo povera per garantirgli i libri necessari. A diciannove anni entrò a lavorare nel campo della stampa, per poi diventare revisore di opere ecclesiastiche in via di pubblicazione. Acquistò in questo modo una discreta conoscenza in ambito teologico che coltivò studiando [[Lingua ebraica|ebraico]] e comparandolo al [[Lingua greca|greco]], al [[Lingua latina|latino]] e al [[Lingua francese|francese]]. Scrisse anche un trattato di grammatica generale, ''Essai de grammaire génerale'', che costituisce una prima prova della sua audacia intellettuale. Nel 1838 ottenne la borsa di studio Suard di 1500 franchi annui per tre anni, offerta in dono dall'Accademia di Besançon come incoraggiamento per le giovani promesse.
 
=== Interessi in politica ===
 
===Interessi in politica===
Nel 1839 scrisse il trattato ''L'Utilité de la célébration du dimanche'', che contiene i primi germogli delle sue idee rivoluzionarie. In questo periodo inoltre si recò a [[Parigi]] dove condusse una vita povera, ascetica e dedita allo studio, entrando tuttavia in contatto con gli ideali socialisti che allora fomentavano la capitale francese. Nel 1840 pubblicò ''Qu'est-ce que la propriété?'', ''Cos'é la proprietà?'', in cui sostiene la sua ormai celebre tesi secondo cui "''la propriété, c'est le vol''","''la proprietà è un furto''", che gli valse l'antipatia dei membri direttivi dell'Accademia di Besançon, che tuttavia non riuscirono a ritirargli la borsa di studio. Infine nel 1846 diede alla luce la sua più grande opera, il ''Systéme def contradictions économiques ou Philosophie de la misère'',''Il sistema delle contraddizioni economiche o La filosofia della povertà''. Pre qualche tempo Proudhon portò avanti una piccola tipografia a Besançon, ma senza successo. Successivamente divenne una sorta di manager per un'impresa commerciale di [[Lione]]. Nel 1847 tuttavia lasciò questo impiego e alla fine si stabilì a Parigi, dove era ora celebrato come uno dei massimi esponenti dell'innovazione. In quest'anno divenne inoltre un [[Massoneria|massone]].
Nella corrispondenza con Giuseppe Ferrari sull´unione italiana Proudhon criticava Mazzini in quanto massone (Correspondance vol IX Paris, ed A. Lacroix 1875) e si lamentava spesso di essere perseguito dalla massoneria. Criticando Max lo definiva in senso spregiativo "massone ebreo" . Nel 1847(nel suo periodo investigativo vedi Silvia Rota Ghibaudi ed. Milano Giuffre` 1965) Proudhon fu avvicinato dalla massoneria ma non divenne massone.
 
=== Proudhon e la Rivoluzione del 1848 ===
 
===Proudhon e la Rivoluzione del 1848===
Proudhon rimase sorpreso dalla [[Primavera dei popoli|Rivoluzione del 1848]]. Partecipò alla rivolta di Febbraio e alla stesura di quello che definiva "la prima proclamazione repubblicana" della nuova repubblica. Tuttavia ebbe una cattiva impressione del nuovo governo provvisorio, capeggiato da [[Jacques-Charles Dupont de l'Eure|Dupont de l'Eure]], un politico di vecchio stampo, oltre che da liberali quali [[Alphonse de Lamartine|Lamertine]], [[Alexandre Ledru-Rollin|Ledru-Rollin]], [[Adolphe Crémieux|Crémieux]], Burdeau ed altri, che anteponevano la riforma politica a quella socio-economica, che Proudhon considerava basilare.
Proudhon pubblicò il proprio punto di vista circa le riforme da affrontare, che fu completato nel 1849, dal titolo ''Solution du probléme social'', ''Soluzione della questione sociale'', nel quale mette a punto un sistema di mutua cooperazione finanziaria tra lavoratori. Riteneva infatti che solamente questo avrebbe potuto trasferire il controllo delle relazioni economiche dai [[Banca|banchieri]] e dai [[Capitalismo|capitalisti]] ai lavoratori veri e propri. La parte centrale del suo progetto era la fondazione di una banca che fornisse credito a un basso tasso di interesse ed emanasse banconote per sostituire le valute basate sull'oro.
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Proudhon morì il 19 gennaio 1865 e fu seppellito a [[Parigi]], nel cimitero di Monparnasse nella cappella di famiglia.
 
== Il pensiero ==
 
[[Immagine:Proudhon-children.jpg|thumb|300px|Pierre Joseph Prodhon e i suoi figli]]
 
==Pensiero==
Proudhon è il primo intellettuale conosciuto per essersi definito "anarchico". Egli definì l'anarchia come "la mancanza di sovrani" in ''Che cos'è la proprietà?'' e come il bisogno di "una società senza autorità" in ''L'idea generale della Rivoluzione''. Estese poi questa analisi oltre le mere istituzioni politiche, affermando che "proprietario" è sinonimo di "padrone". Per Proudhon infatti:
{{quote | "Capitale" in campo politico è sinonimo di "governo". La concezione economica di capitalismo, quella politica di governo e quella teologica di Chiesa sono tre concetti identici, collegati in modi differenti. Attaccare uno solo di loro equivale ad attaccarli tutti. Quello che il capitale fa al lavoro, e lo Stato alla libertà, la Chiesa lo fa allo spirito. Questa trinità di assolutismo è rovinosa nella pratica tanto quanto nella filosofia. I mezzi più efficienti per opprimere il popolo sarebbero simultaneamente sopprimere e schiavizzare il suo corpo, la sua volontà e la sua ragione.}}
Una eccezione all'anarchismo è il suo sessismo, che spingerà [[Joseph Déjacque]](come anche i successivi anarchici) ad accusare Proudhon di essere incoerente con le sue idee anarchiche.Un sessismo dovuto alla difficile vita del lavoratore dove venivano sfruttati donne e bambine. Ilruolo delle donne e´ legato all´importanza nella famiglia e vede la loro emancipazione quando l´uomo sara´in gradodi "emanciparsi" nei lavori domestici("sistema delle contraddizioni economiche o Filosofia della Miseria ed. U.T.E.T 1975.
Nei suoi primi lavori Proudhon analizzò la natura e i problemi dell'economia capitalistica e le sue critiche non si limitarono solo al capitalismo, ma riguardarono anche i socialisti suoi contemporanei. Da ''Che cos'è la proprietà?'' alla pubblicazione postuma di ''La teoria della proprietà'', dichiarò che "la proprietà è un furto", "la proprietà è insostenibile", "la proprietà è dispotismo" e "la proprietà è libertà".
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Nella sua forma di governo ideale, egli rifiuta la presenza di uno stato perché considerato un'istituzione assurda, finalizzata semplicemente allo sfruttamento del lavoro altrui da parte di alcuni uomini. Egli rifiuta ogni tipo di potere al di sopra dell'individuo, ivi compreso Dio che, in ambito religioso, è esattamente come lo stato in ambito politico e la proprietà in quello economico: istituzioni illegittime finalizzate al controllo degli altri uomini ed al loro sfruttamento.
 
{{quote | L’anarchia è una forma di governo o di costituzione nella quale la coscienza pubblica e privata, formata dallo sviluppo della scienza e del diritto, basta da sola a mantenere l’ordine ed a garantire tutte le libertà. | Pierre-Joseph Proudhon}}
 
== Critiche e antisemitismo ==
 
==Critiche e antisemitismo==
[[Steward Edwards]], l'editore di ''Scritti scelti di Pierre-Joseph Proudhon'', sottolinea che: "i diari di Proudhon rivelano che aveva atteggiamenti paranoici nei confronti degli ebrei comuni in Europa a quel tempo. Nel 1847 considerò l'idea di pubblicare un articolo contro la razza ebraica che, come egli stesso ammise, odiava intensamente. L'articolo avrebbe proposto l'espulsione degli ebrei dalla Francia, considerati come ''il nemico della razza umana''. ''Questa razza'', continua la citazione, ''deve essere cacciata in Asia, oppure sterminata. [[Heine]], [[Weil]] ed altri sono semplicemente spie segrete. [[Rothschild]], [[Crèmieux]], [[Marx]], [[Fould]], invidiosi, uomini spregevoli, che ci odiano.''
 
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== Bibliografia ==
 
* [[Che cos'è la proprietà]] ([[1840]])
* [[Sistema delle contraddizioni economiche]] ([[1846]])
* [[La Giustizia nella Rivoluzione e nella Chiesa]] ([[1858]])
* [[Del principio federativo]] ([[1863]])
* [[Critica della proprietà e dello stato]] ([[2006]])
 
== Altri progetti ==
 
{{Interprogetto | q | commons=Pierre-Joseph Proudhon}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{en}}[http://dwardmac.pitzer.edu/Anarchist_Archives/proudhon/wardbio.html Anarchy archive ]
*[http://www.eleuthera.it/scheda_libro.php?idlib=134 ''Critica della proprietà e dello stato''], Milano: Elèuthera Editrice, 2001. Volume antologico degli scritti di Proudhon, a cura di Giampietro N. Berti. Disponibile in versione digitale integrale sotto licenza copyleft.
*[http://www.giovanipadani.leganord.org/articoli.asp?ID=1758 ''Del Principio Federativo''] di Pierre-Joseph Proudhon (traduzione del dott. Paolo Bonacchi)
 
* {{en}}[http://dwardmac.pitzer.edu/Anarchist_Archives/proudhon/wardbio.html Anarchy archive ]
{{Anarchia}}
* [http://www.eleuthera.it/scheda_libro.php?idlib=134 ''Critica della proprietà e dello stato''], Milano: Elèuthera Editrice, 2001. Volume antologico degli scritti di Proudhon, a cura di Giampietro N. Berti. Disponibile in versione digitale integrale sotto licenza copyleft.
{{Portale|Biografie|anarchia|Filosofia}}
* [http://www.giovanipadani.leganord.org/articoli.asp?ID=1758 ''Del Principio Federativo''] di Pierre-Joseph Proudhon (traduzione del dott. Paolo Bonacchi)
 
{{Portale | Biografie | anarchia | Filosofia}}
 
[[bg:Пиер-Жозеф Прудон]]