Seconda guerra cecena: differenze tra le versioni

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L'esercito russo iniziò l'invasione che raggiunse con una certa facilità il fiume Terek il [[5 ottobre]] [[1999]], durante le manovre un tank russo colpi un autobus pieno di civili uccidendone 11<ref>[http://www.cnn.com/WORLD/europe/9910/07/chechnya.bus/ Refugee bus reportedly shelled by Russian tank] CNN, [[7 Ottobre]] [[1999]]</ref>, e due giorni dopo un caccia-bombardiere [[Sukhoi Su-24]] bombarò il villaggio di Elistanzhi, uccidendo 35 persone<ref>[http://www.findarticles.com/p/articles/mi_qn4158/is_19991011/ai_n14278495 Russian warplanes kill dozens of villagers] [[The Independent]], [[11 Ottobre]] [[1999]]</ref>. Il [[10 ottobre]][[1999]] Maskhadov presentò un piano di pace offrendo alle autorità russe la rottura con i signori della guerra responsabili delle incursioni e degli attentati<ref>David Hoffman [http://www.hartford-hwp.com/archives/63/251.html Miscalculations Paved Path to Chechen War] ''[[Washington Post]]'', [[20 marzo]] [[2000]]</ref>. Oltre a ciò il Presidente ceceno si appellò alla [[Nato]] affinchè si opponesse al conflitto fra le sue armate e quelle russe, ma senza esito positivo<ref>[http://www.indianexpress.com/res/web/pIe/ie/daily/19991009/ige09005.html Russia to 'display' truth on Chechnya], Reuters, [[9 ottobre]] [[1999]]</ref>.
 
Il [[12 ottobre]] [[1999]] le forze armate russe attraversarono le rive del Terek e iniziarono una manovra di avanzamento su due linee dirette a sud verso la capitale cecena, Grozny. Nella speranza di evitare le pesanti perdite subite con la prima guerra cecena, i russi avanzarono in forze e molto lentamente, facendo ampio uso dell'[[artiglieria]] e del supporto aereo, nel tentativo di indebolire le difese cecene. Di fronte a questa nuova avanzata la popolazione cecena fuggì in massa riversandosi negli stati vicini, la stima di questa nuova ondata di profughi si attesta tra le 200.000 e le 350.000 persone, a fronte di una popolazione complessiva di 800.000 abitanti. Con lo scopo di prevenire la formazione di una resistenza armata nelle retrovie, l'esercito russo organizzò dei campi di prigionia nella Cecenia settentrionale.
 
Il [[15 ottobre]] [[1999]] l'esercito della Federazione Russa riuscì ad ottenere la conquista di un ponte strategicamente importante in quanto consentiva l'uso dell'artiglieria sulla capitale Grozny. In tutta risposta il Presidente ceceno proclamò una ''[[guerra santa]]'' contro le truppe russe e dichiarò la [[legge maziale]], richiamando nell'esercito tutti i riservisti.
 
===Note===