Seconda guerra cecena: differenze tra le versioni

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===Il ripristino del governo federale russo===
Il Presidente russo Putin ottenne il controllo diretto del territorio ceceno nel maggio del [[2000]], ed il mese successivo nominò il leader ceceno [[Akhmad Kadyrov]] capo ad-interim del nuovo governo filo-russo. Questa iniziativa fu accolta con ampio consenso dal resto degli stati della Federazione Russa, ma il consenso popolare per la campagna cecena diminuì sensibilmente a causa dell'ingente perdita di uomini caduti sul campo. Il [[23 marzo]] [[2003]] venne proclamata una nuova [[costituzione]] frutto di un [[referendum]] popolare molto controverso, nei confronti del quale gli osservatori internazionali nutrirono numerosi dubbi. La nuova costituzione prevede per la Repubblica Cecena un certo grado di autonomia, mantenendo però un ferreo legame con la politica di Mosca e con le decisioni del Parlamento russo. A partire dal dicembre [[2005]], [[Ramzan Kadyrov]], leader del gruppo paramilitare filo-russo noto come ''[[Kadyrovtsy]]'' è diventato di fatto il governatore della Repubblica Cecena, rimpiazzando nel [[2007]] alla Presidenza della Repubblica Cecena l'uscente [[Alu Alkhanov]]. Le milizie di Kadyrov sono accusate da più parti di essere responsabili della maggior parte degli atti criminosi e delle atrocità che sono avvenute in Cecenia negli ultimi anni.
 
==L'insorgere della resistenza cecena==
===La campagna di guerriglia in Cecenia===
Sebbene i combattimenti su vasta scala in Cecenia siano terminati da tempo, nonostante tutto sono ormai frequenti gli attacchi dei ribelli ceceni in particolare nella regione settentrionale, aprendo così il cosiddetto ''fronte caucasico'' della guerra in Cecenia. Le incursioni dei ribelli hanno come obiettivi principali l'assassinio di ufficiali russi e filo-russi e l'attacco ai convogli militari e delle forze di polizia.
 
===Note===