Nicomede IV: differenze tra le versioni

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La familiarità con re Nicomede IV procurò a Cesare per il resto della sua vita, pubblica e privata, grandi dileggi. Non ci fu infatti nemico o personaggio pubblico che non cogliesse l’occasione, anche a distanza di anni, per fare della maldicenza a proposito dei rapporti particolari fra il giovane Cesare e il re di Bitinia. Cesare veniva di volta in volta definito “rivale della regina di Bitinia”, “stalla di Nicomede”, “bordello di Bitinia”. Bibulo, collega di Cesare nel consolato del 59, riprendendo la vecchia accusa che lo dipingeva come regina di Bitinia, per attaccare la sfrenata ambizione di Cesare che manifestava tendenze monarchiche affermò: “Questa regina, una volta aveva voluto un re, ora vuole un regno”. I legionari , il giorno del trionfo di Cesare sui Galli, seguendo il costume che consentiva ai soldati di indirizzare il giorno del trionfo versi piccanti e scurrili al proprio comandante, intonarono un canto che suonava più o meno così:
“Cesare''"Cesare ha sottomesso le Gallie,
''ma Nicomede ha messo sotto lui.''
''Oggi trionfa Cesare che le Gallie ha sottomesso,''
''non trionfa Nicomede che ha messo sotto lui". ''
 
''"Gallias Caesar subegit, Nicomedes Caesarem:
''ecce Caesar nunc triumphat qui subegit Gallias,''
''Nicomedes non triumphat qui subegit Caesarem"''
<ref> Svetonio </ref>
 
Lo stesso Cicerone, riferendosi ai fatti di Bitinia, scriveva nelle sue lettere che con Nicomede IV Cesare “aveva perso il fiore della giovinezza” e un giorno, in Senato, durante una seduta in cui Cesare per perorare la causa di Nisa, figlia di Nicomede, ricordava i benefici ricevuti da quel re, Cicerone pubblicamente lo interruppe esclamando: “Lascia perdere questi argomenti, ti prego, poiché nessuno ignora che cosa egli ha dato a te e ciò che tu hai dato a lui”.
 
==Note==
<references />