Magistero della Chiesa cattolica: differenze tra le versioni

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Lo [[spirito critico]], sempre consigliabile nei confronti di tutti gli stimoli e le informazioni che provengono dall'esterno, come le letture, i film, la pubblicità e anche tutte le proposte e le affermazioni delle persone con cui veniamo a contatto, non è invece consigliabile se esercitato da parte del fedele cattolico nei confronti del Magistero della Chiesa o da parte del membro di una comunità vocazionale nei confronti delle indicazioni dei superiori in ambiti destinati all'obbedienza. In quest'ultimo caso occorre conformarsi ai criteri tipici della vocazione a meno che non sussistano reali motivi di coscienza. In ossequio al superiore interesse dell'unità del corpo di appartenenza, lo spirito critico può essere utilmente messo tra parentesi, sempre salvi i reali e seri motivi di coscienza.
 
Le ripetute e uniformi affermazioni del Santo Padre, della Segreteria di Stato della Santa Sede, della Conferenza Episcopale Svizzera, dei vescovi diocesani e di altri autorevoli esponenti della gerarchia cattolica a proposito delle affermazioni negazioniste del vescovo Richard Williamson e di don Floriano Abrahamovic della [[Fraternità acerdotale di San Pio X]] consentono ormai di affermare che le posizioni che negano la Shoah e l'Olocausto degli Ebrei durante la seconda guerra mondiale o ne sminuiscono l'entità o il significato morale non costituiscono soltanto opinioni storicamente errate, ma si pongono apertamente in contrasto col Magistero ordinario e universale della Chiesa Cattolica sull'argomento.