Annales (Fabio Pittore): differenze tra le versioni

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Gli '''''Annales''''' (''Annali'') o '''''Rerum gestarum libri''''' (''Libri delle imprese [del popolo romano]'') o '''''{{Polytonic|Ῥωμαίων πράξεις}}''''' (''Fatti dei Romani'') sono un'opera in [[lingua greca antica|lingua greca]] dello [[storiografia romana|storiografo]] [[antica Roma|romano]] [[Quinto Fabio Pittore]]. L'opera, di cui rimangono alcuni frammenti, narrava l'intera [[storia romana]] includendo il mito di [[Enea]], la [[fondazione di Roma]] datata da Pittore al [[747 a.C.]], e i [[re albani]], per arrivare all'epoca della [[seconda guerra punica]]. La narrazione si concludeva con il resoconto della [[battaglia del Trasimeno]] ([[217 a.C.]]) o con quello della [[battaglia di Canne]] ([[216 a.C.]]).
 
Nella composizione degli ''Annales'' e nel reperimento del materiale necessario alla stesura dell'opera, Pittore poté rifarsi alle testimonianze degli ''[[Annales pontificum]]'', ai documenti ufficiali e privati, ai trattati e agli ''[[elogio|elogia]]'', nonché alle proprie esperienze personali.<ref name="Pontiggia_154">Pontiggia; Grandi, p. 154.</ref> Poté inoltre fare riferimento alle opere della [[storiografia ellenistica]], tra cui quella dello storico [[Magna Grecia|greco di Sicilia]] [[Timeo di Tauromenio]]. Pittore mantenne la scansione tipica degli ''Annales pontificum'', ma, influenzato dall'interesse etnografico tipico dei modelli [[letteratura greca|greci]] quali [[Erodoto]] e [[IscorateIsocrate]], dedicò ampio spazio alle ricerche erudite sulle tradizioni locali romane e sui riti religiosi. Tentò inoltre di reperire anche le cause politiche e psicologiche degli eventi, avvicinandosi così, secondo alcune interpretazioni,<ref name="Pontiggia_154" /> al metodo di [[Tucidide]]: secondo la testimonianza di [[Polibio]],<ref>III, 8, 1-8.</ref> ad esempio, attribuì al solo [[Annibale]] la responsabilità della [[seconda guerra punica]]. È comunque possibile affermare che Pittore abbia adoperato il materiale documentario nazionale di cui disponeva, rielaborandolo nelle forme e nei modelli della letteratura greca, che già prevedeva il genere storiografico come ricostruzione organica e critica del passato.<ref name="Pontiggia_155">Pontiggia; Grandi, p. 155.</ref>
 
==Note==