Pio Manzù: differenze tra le versioni

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Pio Manzù non vide mai il proprio progetto realizzato. Infatti, mentre si recava alla presentazione ufficiale del prototipo definitivo alla direzione Fiat, nel [[1969]], rimase vittima di un incidente stradale sulla "[[Autostrada A4 (Italia)|Serenissima]]", nei pressi del [[casello autostradale|casello]] di [[Brandizzo]].<ref>Fonte: [http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?category=arti_e_letteratura/arti_figurative_arti_minori_e_arti_grafiche/biografie/&parentFolder=/Portale/sito/altre_aree/arte_e_letteratura/arti_figurative/&addNavigation=arti_e_letteratura/arti_figurative_arti_minori_e_arti_grafiche/biografie/&lettera=M&pathFile=/sites/default/BancaDati/Enciclopedia_online/M/ENCICLOPEDIA_UNIVERSALE_3_VOLUMI_VOL2_015806.xml Enciclopedia Treccani online]</ref>
 
Altre realizzazioni che portano la firma del designer lombardo, furono nel campo dell'arredamento. Vengono ricordati l'[[orologio]] da scrivania ''"Cronotime"'' per [[Ritz Italora]] ( successivamente [[Alessi]]), il Portaoggettiportaoggetti da scrivania per [[Kartell]] e la lampada ''"Parentesi"'' per [[Flos]], ideata insieme ad [[Achille Castiglioni]] nel [[1969]]. <ref>Fonte:[http://www.archimagazine.com/bpiomanzu.htm Biografia su "archimagazine.com"]</ref> <ref>Fonte: [http://www.milanodabere.it/articolo_3913/l_importanza_di_chiamarsi_manzu.html ''L'importanza di chiamarsi Manzù"'', Articolo su "milanodabere.it"]</ref>
 
==Note==