Lidia Storoni Mazzolani: differenze tra le versioni

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le figlie/dal 1974 al 1976 fu chiamata a collaborare al Giornale da Montanelli
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Figlia di Lucia Donadoni e di [[Ulderico Mazzolani]], avvocato e deputato repubblicano per il collegio di [[Ravenna]] prima dell’avvento di [[Benito Mussolini]].
 
Lidia frequentò il [[Liceo Ginnasio "Ennio Quirino Visconti" (Roma)|liceo classico Ennio Quirino Visconti a Roma]], dove conobbe molti giovani anch’essi provenienti da famiglie antifasciste tra i quali [[Giorgio Amendola]], [[Ludovico Quaroni]] e [[Manlio Rossi Doria]]. Negli anni del liceo ebbe come insegnante di latino e di greco Dondon Primo Vannutelli, che l'introdusse all’amore per la classicità. Nel [[1931]], a soli vent’anni sposò [[Enzo Storoni]], avvocato anche lui antifascista e futuro uomo politico liberale. Ebbero due figlie, Paola (anch'essa saggista) e Marina. Si laureò in lettere all'università di [[Roma]] La Sapienza.
 
Scrittrice raffinatissima, storica scrupolosa, acuta studiosa della cultura latina, fine traduttrice di classici latini, inglesi e francesi, si occupò in particolare dell'epoca tardo antica nella quale riscontrava singolari affinità con l’epoca da lei stessa vissuta. La sua attività di studiosa ebbe inizio con le traduzioni compiute negli anni ’40 e ’50. La sua traduzione per [[Einaudi]] delle ''Memorie di Adriano'' di [[Marguerite Yourcenar]] è considerata unanimemente come un assoluto capolavoro.
 
Ottenne il [[premio Viareggio]] "Opera Prima" per il suo libro ''L’idea di città nel mondo romano'', del [[1967]], ed ebbe altri premi minori. Collaborò alle pagine culturali di riviste e di quotidiani (tra cui [[La Stampa]], [[Il Giornale]], [[La Repubblica]], [[Il Sole 24 oreOre]]). Autrice di saggi tradottie biografie tradotte in varie lingue e ristampatiristampate più volte.
 
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