Henri Lammens: differenze tra le versioni

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Nato da una famiglia cattolica [[Fiamminghi|fiamminga]] [[Belgio|belga]], Henri Lammens entrò nella [[Compagnia di Gesù]] a [[Beirut]] all'età di 15 anni e risiedette stabilmente in [[Libano]]. Durante i suoi primi otto anni in questo Paese, Lammens imparò magistralmente la [[lingua araba]], come pure il [[Lingua latina|latino]] e il [[Lingua greca|greco antico]].
 
Il suo primo lavoro di spicco fu un dizionario ad uso degli [[arabistica|arabisti]] (1889). Fu editore del giornale gesuita di Beirut, ''[[al-Bashir]]'' (L'annunciatore [di buone notizie]), e dopo aver molto viaggiato, egli iniziò la sua carriera di [[Orientalismo|orientalista]] nella [[School of Oriental and African Studies]] di [[Londra]] e nell'[[Université Saint-Joseph]] ({{arabo|جامعة القديس يوسف|al-Jāmiʿat al-Qadīs Yūsuf }}) di Beirut nel 1907.
 
Pubblicò una serie di studi sull'età [[Omayyadi|omayyade]] e numerosi lavori sull'età [[Arabi|araba]] [[Jahiliyya|preislamica]], quali: ''Études sur le règne du calife Omaiyade Mo'awia ler'' (1908), ''Le berceau de l'Islam; L'Arabie occidentale à la vielle de l'Hégire'' (1Roma, 914), tuttora per la gran parte insuperati. Contribuì con molti articoli alla prima edizione dell'''[[Encyclopaedia of Islam]]'', come anche a numerose importanti testate scientifiche orientalistiche.
 
I suoi contributi - fortemente polemici nei confronti dell'Islam, in quanto religione - hanno influenzato molti studiosi [[islamistica|islamisti]] occidentali ma, col trascorrere del tempo, si sono fatte sempre più frequenti le critiche per le sue impostazioni quanto meno partigiane, scaturenti sicuramente anche dalla sua militanza nella Compagnia di Gesù.</br>
Ciò non toglie che Lammens sia stato un ammirevole erudito, capace di lavorare sui testi originali, e in grado di rivoluzionare gli studi relativi alla ''Sira'' (Vita) di [[Maometto]], facendo regolare e approfondito riferimento alle fondamentali informazioni provenienti dalla storiografia arabo-islamica. Non può neppure essere sottaciuto il suo magistrale contributo a una più adeguata conoscenza del periodo omayyade: impresa cui parteciparono anche studiosi di vaglia, quali il tedesco [[Julius Wellhausen]] e l'italiano [[Francesco Gabrieli]].
 
==Opinioni riguardanti Henri Lammens==
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==Opere principali==
*''La république marchande de la Mecque vers l'an 600 de notre ère'', [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]], 1910, s.a.
*''Fatima e le figlie di Muhammad'', Beirut, 1912 ('''<big>فاطمة وبنات محمد</big>''')
*''Le berceau de l'Islam. l’Arabie occidentale à la veille de l’hégire'', Romae, sumptibus Pontificii instituti biblici, 1914
*"L’évolution historique de la nationalité syrienne", in: ''La Revue Phénicienne'', décembre 1919, Beyrouth
*''La Syrie, précis historique'' ('''<big>سورية التاريخ الشامل </big>'''), Beyrouth, Imprimerie Catholique, 1921
*''La Cité arabe de Taif à la veille de l’hégire'', Beirut, 1922
*''Palestina'' ('''<big>فلسطين</big>'''), Beirut, 1922
*''La Mecque à la veille de l'Hégire'', Beirut, 1924
*''L'Islam: croyances et institutions'', Beirut 1926 (''L'Islàm. Credenze e istituzioni'', trad. ital. di [[Francesco Gabrieli]], Bari, Gius. Laterza & Figli, 1948)