Nanopolvere: differenze tra le versioni

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Le maggiori fonti di [[particolato]] totale, ovvero non frazionato per dimensione, sono naturali (come ad esempio le eruzioni [[Vulcano (geologia)|vulcaniche]], gli [[incendio|incendi]] e l'[[acqua marina]] dispersa in [[aria]], i [[fulmine|fulmini]], l'[[erosione]] di rocce e la [[sabbia]] dispersa dal [[vento]]).
 
Tuttavia, specialmente in ambienti urbani, fra le origini più comuni di particelle di dimensione [[nanometro|nanometrica]] ci sono fonti antropiche: in generale qualunque procedimento di [[combustione]]: [[motore endotermico]], residui di [[gomma|gomme]] delle automobili o di [[olio combustibile|oli combustibili]], usura dell'[[asfalto]], impianti di [[riscaldamento]], [[inceneritore|inceneritori]] di rifiuti, [[centrale termoelettrica|centrali termoelettriche]], cave e miniere a cielo aperto, usura degli edifici e dei [[materiali da costruzione]], cementifici, [[fonderia|fonderie]], fumi industriali, fino alla cottura degli [[cibo|alimenti]] ed al [[fumo di sigaretta]].<br>
 
Quando una sostanza organica (contenente principalmente [[carbonio]], [[azoto]], [[idrogeno]], e [[ossigeno]]) brucia vengono rilasciate molecole più piccole e generalmente biodegradabili (anche se inquinanti).