Arcidiocesi di Capua: differenze tra le versioni

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Verso la fine del [[X secolo]], Capua raggiunse il suo apogeo: il principe [[Pandolfo Testadiferro|Pandolfo I Testadiferro]], con la conquista del Principato di Salerno ([[978]]), riunificò per primo i domini dell'Italia [[longobardi|longobarda]] meridionale, detta ''Langobardia Minor''.
 
Il [[14 agosto]] [[966]] [[papa Giovanni XIII]], che aveva trovato rifugio a Capua, elevò la sede al rango di [[arcidiocesi]] [[metropolia|metropolitana]], che ebbe come suffraganee [[AtinoAtina]], [[Aquino]], [[diocesi di Alife-Caiazzo|Caiazzo]], [[diocesi di Teano-Calvi|Calvi]], [[Carinola]], [[diocesi di Caserta|Caserta]], [[Fondi]], [[arcidiocesi di Gaeta|Gaeta]], [[diocesi di Isernia-Venafro|Isernia]], [[diocesi di Sessa Aurunca|Sessa Aurunca]], [[Sora]], [[diocesi di Teano-Calvi|Teano]] e [[diocesi di Isernia-Venafro|Venafro]].
 
Il [[30 aprile]] [[1979]] l'arcidiocesi perse la dignità metropolitica e divenne suffraganea dell'[[arcidiocesi di Napoli]].