Battaglia di Navarino: differenze tra le versioni

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La '''battaglia di Navarino''' fu combattuta nelle acque del [[Navarino (Grecia)|porto]] del [[Peloponneso]] il [[20 ottobre]] [[1827]], nel quadro della [[guerra d'indipendenza greca]]. Le flotte alleate [[Regno Unito|inglesi]], [[Francia|francesi]] e [[Russia|russe]] distrussero la flotta [[Egitto|egiziana]] di [[Ibrahim Pascià]], inviata in aiuto alle forze [[Impero ottomano|ottomane]] impegnate nella repressione greca.
Gli eccidi compiuti dagli ottomani nel corso della [[guerra d'indipendenza greca]] avevano scosso l'opinione pubblica europea , peraltro solo la Russia avrebbe tratto immediato vantaggio da un indebolimento dell'[[Impero Ottomano]].
Dopo lunghe manovre diplomatiche le tre potenze occidentali avevano concordato l'invio di forze navali sostanzialmente per interporsi e dissuadere gli ottomani ed i loro alleati egiziani dal compiere ulteriori rappresaglie.
Le istruzioni agli Ammiragli ( le [[ regole d'ingaggio]] come verrebbero chiamate oggi ) non prevedevano azioni offensive contro gli ottomani ed egiziani.
Lo scontro iniziò con un fuoco di moschetteria contro una lancia britannica e divenne una battaglia generalizzata.
Lo scontro terminò con una netta vittoria degli europei ed il quasi totale annientamento degli ottomani/ egizianie degli egiziani.
Notevoli le conseguenze politiche , in quanto la Russia ne trasse occasione per iniziare una guerra contro gli ottomani ( il cui potenziale navale era stato praticamente azzerato ).
Codrington venne sconfessato dal governo britannico , che non avrebbe gradito, al di là della simpatia dell'opinione pubblica per gli insorti ellenici, un indebolimento dell'[[Impero Ottomano]]. Navarino è forse la sola vittoria che la [[Royal Navy]] non suole celebrare .
L'Ammiraglio de Rigny acquisì popolarità in patria e sotto [[Luigi Filippo]] divenne Ministro della Marina.
 
== Bibliografia==