Anno internazionale delle fibre naturali: differenze tra le versioni

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{{C|informazioni che riguardano più le fibre che il soggetto della voce|zoologia|aprile 2009}}
 
L'[[ONU]] ha dedicato il [[2009]] come '''anno internazionale delle fibre naturali''' (IYNF) incaricando la [[FAO]] di sviluppare iniziative in ogni nazione riguardanti il tema. Obiettivo principale è migliorare il livello del tenore di vita delle persone che producono le fibre naturali sensibilizzando i comsumatori in merito all'importanza che queste fibre ricoprono nelle economie di alcuni paesi in via di sviluppo. Le fibre naturali rappresentano oggi il 40% delle [[fibra tessile|fibre tessili]] utilizzate nel mondo (il 60% è rappresentanto dalle [[tecnofibre|fibre sintetiche e artificiali]].
 
La fibra maggiormente diffusa è il [[cotone (fibra)|cotone]] di cui si producono ogni anno circa 25 milioni di tonnellate. Principali produttori sono la [[Cina]], gli [[Stati Uniti]], il [[Pakistan]], l'[[India]], l'[[Uzbekistan]], la Turkia[[Turchia]] e il [[Brasile]]. Il cotone è fortemente diffuso anche in Africa ([[Mali]], [[Benin]], [[Burkina Faso]], Chad[[Ciad]]) ed è fonte per intere regioni di sopravvivenza. La produzione annuale di [[lana]] supera di poco i 2 milioni di tonnellate e le zone maggiormente interessate da questo tipo di economia sono l'[[Australia]], la Cina, la [[Nuova Zelanda]], l'[[Iran]], l'[[Argentina]] e il [[Regno Unito]]. Interessanti tentativi di sviluppo di allevamenti e di ricostruzione di una filiera produttiva di prodotti lanieri autoctoni sono in fase di sperimentazione anche in Italia come tentativo di valorizzare un materiale altrimenti destinato allo smaltimento nelle discariche. Altre fibre importanti per l'economia dei paesi produttori sono la [[juta]] (concentrata il larga misura in India e Bangladesh), il [[sisal]], la [[canapa (tessile)|canapa]], la [[fibra coir|fibra di cocco]], il [[lino]], la [[seta]].
 
I vantaggi dell'utilizzo di fibre naturali risiedono nell'ecocompatibilità dei materiali che provengono da fonti rinnovabili, il grado di confort che sono in grado di assicurare a contatto con la pelle e la loro biodegradabilità. Sarebbe un'ingenuità ritenere però che la loro coltivazione sia priva di impatti ambientali che vanno invece considerati in termini di terreni dedicati, acqua e sostanze chimiche utilizzate. E' pertanto assolutamente funzionale al mantenere un giusto equilibrio tra risorse disponibili e consumi l'utilizzo di materiali di origine chimica (polimeri) specie per assolvere funzioni tecniche specifiche.