Coandă-1910: differenze tra le versioni

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== Storia ==
=== Sviluppo ===
Nei primi anni del XX Secolo l'[[ingegnere]] e [[scenziato]] [[Henri Coandă]] ipotizzò la possibilità di sfruttare i principi che regolano la [[dinamica (fisica)|dinamica]] applicandoli, in modo originale, all'[[aeronautica]]. I primi [[aereo|aerei]] che si affacciavano nel panorama pionieristico inaugurato dai [[fratelli Wright]]] basavano la propulsione del velivolo su un [[motore endotermicoa combustione interna]] accoppiato ad una o più [[elica|eliche]]. Coandă invece tentò la strada del [[motore a reazione]], dove lo spostamento veniva generato da un getto d'aria che, per reazione, spostava il velivolo in avanti.
 
I principi di questa innovazione vennero concretizzati nella realizzazione di un velivolo che integrava questa nuova tecnologia e che Coandă presentò alla comunità scientifica internazionale ed al pubblico in occasione della seconda esposizione aeronautica internazionale di [[Parigi]] nell'ottobre [[1910]]. A differenza dei velivoli a reazione successivi, nei quali la compressione del fluido viene effettuata da una [[turbina]], in questo veniva compiuta da un motore a pistoni, e pertanto viene classificato come [[motoreattore]].
 
Il velivolo rimase distrutto durante una prova di accensione del motore effettuato da Coandă durante la manifestazione che ne provocò accidentalmente la partenza ed il conseguente primo volo. L'inaspettato risultato della prova trovò impreparato il costruttore rumeno il quale, nelle poche centinaia di metri in cui si staccò da terra, si trovò suo malgrado a sperimentare l'effetto che prenderà il suo nome, l'[[effetto Coandă]], che avviluppò la [[fusoliera]] con le fiamme dei gas di scarico. Spaventato Coandă non riuscì a governare il velivolo che si distrusse dopo un breve volo incendiandosi completamente.
 
== Descrizione tecnica ==
Benché apparentemente Il Coandă-1910 fosse un velivolo che adottava soluzioni aerodinamiche comuni ai velivoli dell'epoca, come la configurazione alare biplana, conserverà per anni un aspetto generale non convenzionale mantenendo solamente alcuni punti comuni agli aerei contemporanei ed a quelli che li seguiranno.
 
La [[fusoliera]] era realizzata completamente con struttura lignea ricoperda da fogli di [[compensato]], dalla piccola sezione triangolare arrotondata e che era caratterizzata dal posizionamento del singolo [[abitacolo]] aperto, destinato al [[aviatore|pilota]], subito dopo il gruppo di propulsione sistemato sul muso ed il [[bordo d'attacco]] delle ali superiore ed inferiore. Posteriormente terminava in un originale [[impennaggio]] cruciforme "a [[dardo]]" con l'unico [[piano orizzontale (aeronautica)|piano orizzontale]] di grande superficie che lo precedeva, strutturalmente separato, posizionato sotto la parte finale della fusoliera.
 
La [[ala 8aeronautica)|configurazione alare]] era [[biplano#Sesquiplano|biplano-sesquiplana]], con l'ala superiore dotata di [[apertura alare]] maggiore dell'inferiore, collegate tra loro ed alla fusoliera da robusti montanti tubolari posizionati centralmente<ref>Alcune ricostruzioni grafiche mostrano una struttura tradizionale con due coppie di montanti per ogni lato, presenti nel modello precedente a propulsione tradizionale ma non in quello esposto (e fotograficamente documentato) a Parigi</ref>. Il [[carrello d'atterraggio|carrello]] era semplice, con le due ruote anteriori abbinate a due pattini, utilizzati per impedire il ribaltamento in fase di [[atterraggio]], collegate all'ala inferiore tramite una struttura tubolare. Posteriormente era completato da un pattino d'appoggio posizionato sotto la coda.
 
La propulsione era affidata ad un gruppo, definito a posteriori [[motoreattore]], formato dall'accoppiamento di un Clerget 50CP, un [[motore a combustione interna|motore]] [[motore in linea|4 cilindri in linea]] ed un [[compressore centrifugo]], posizionati un una struttura [[tronco di cono|tronco conica]] sul muso del velivolo. Grazie ad un moltiplicatore di velocità applicato al Clerget, il compressore era in grado di raggiungere i 4&nbsp;000 [[giri al minuto]].
 
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