Battaglia di Lobositz: differenze tra le versioni

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Essendo un fermo sostenitore della tattica della guerra preventiva, Federico il Grande il [[29 agosto]] [[1756]] diede il via ad una spedizione militare per invadere la [[Sassonia]] e prendere di sorpresa l'esercito austriaco, nonostante il parere sfavorevole dei suoi alleati [[impero britannico|britannici]].
Sebbene impreparato a fronteggiare un attacco così fulmineo, l'esercito sassone prese posizione difensiva nei pressi di [[Pirna]], subendo l'assedio di Federico, deciso ad isolarli e a costringerli alla resa per fame.
Con lo scopo di prestare aiuto agli alleati sassoni, gli austriaci inviarono un corpo di spedizione guidato dal feldmaresciallo Maximilian Ulysses Browne, che tuttavia venne intercettato dalle truppe di Federico nei pressi della cittadina di Lobositz (in [[lingua ceca|ceco]] ''Lovosice'') lungo le rive del fiume [[Elba]]. Gli austriaci si posizionarono sulla cima della collina di Lovoš, dirimpetto allaad catenauna deiseconda monticollina, la Homolka, e dietro ad una zona paludosa, che, seppure guadabile sia a piedi che a cavallo, avrebbe costretto il nemico ad avanzare in maniera scomposta e disordinata.
Il feldmaresciallo Browne aveva schierato la sua ala destra, nascondendola lungo le rive di un piccolo fiume, il Morellenbach, ricco di acquitrini e molto tortuoso, schierando lungo gli unici due ponti di pietra che permettevano di attraversarlo alcune batterie di artiglieria. Il centro dello schieramento era posizionato lungo una strada che dal Morellenbach conduceva fino al villaggio di Lobositz, e difesa da trincee e da pezzi du artiglieria leggera.
I primi scontri si ebbero tra le truppe prussiane e alcuni distaccamenti [[croati]] appartenenti alle truppe austriache.