San Ludovico di Tolosa (Donatello): differenze tra le versioni
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==Storia==
L'opera, che segna il debutto di Donatello alla
I lavori alla statua erano terminati nel [[1425]], ma nel [[1459]], vivo ancora Donatello, venne rimossa poiché il tabernacolo era stato venduto al [[Tribunale
La statua finì allora alla [[basilica di Santa Croce]], dove ne decorò la facciata per secoli da una nicchia centrale, essendo la devozione del santo particolarmente sentita nella chiesa, che era stata da lui visitata quando era in vita. Con la creazione della facciata ottocentesca l'opera venne trasferita in deposito e poi nel museo dove si trova tutt'ora.
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Il santo è rappresentato come un giovane [[vescovo]], con [[mitria]] e [[bastone pastorale]] finemente cesellati, nell'atto di benedire con la mano destra. Indossa i guanti e la veste di [[frate]], sopra la quale si trova un pesante mantello.
La statua, rispetto alle opere
La statua venne realizzata con il recupero della tecnica della [[fusione a cera persa]], creando più pezzi separati che venivano poi assemblati. Col tempo l'uso di questa tecnica per Donatello divenne sempre crescente, arrivando ad essere quasi esclusiva negli anni della maturità.
==Stile==
I giudizi su quest'opera sono controversi e vanno da una benevola accoglienza fino alla squalifica come opera malriuscita. Il [[
I difetti che venivano riscontrati erano il mantello che sembrava schiacciare l'esile corpo, la mitria smisuratamente grande, il volto idealizzato.
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==Bibliografia==
*Rolf C. Wirtz, ''Donatello'', Könemann, Colonia 1998. ISBN 3-8290-4546-8
*Bonnie A. Bennett e David G. Wilkins, ''Donatello'', Oxford 1984
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