Accanimento terapeutico: differenze tra le versioni
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{{quote|''L'interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all'«accanimento terapeutico». Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente.|Catechismo della Chiesa Cattolica, 2278 <ref>[http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c2a5_it.htm Catechismo della Chiesa Cattolica, 2278]</ref>''}}
In alcuni noti casi recenti, come quello di [[Piergiorgio Welby]] o [[Eluana Englaro]], la Chiesa Cattolica si è dichiarata contraria alla sospensione del respiratore o dell'alimentazione artificiale <ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/11/14/eluana-via-libera-dalla-cassazione-si-possono.html]</ref> ritenendo che essi non configurassero accanimento terapeutico, in quanto
===Contrari all'accanimento terapeutico===
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