Pietro Marone: differenze tra le versioni

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Figlio di Pietro Marone il Vecchio, un pittore maestro di [[Francesco Giugno]] e il nipote di [[Andrea Marone]], poeta latino minore, alla corte di [[papa Leone X]].
Pietro ha presumibilmente ammirato e imitato lo stile di [[Paolo Veronese]], [[Tiziano Vecellio]] e del [[Moretto]]. Si è distinto per la pittura manierista a Brescia: gli affreschi sull'Iliade a Palazzo Caprioli nella contrada delle Grazie, l'Assunzione in Santa Maria dei Miracoli, la strage degli innocenti nella chiesa del Carmine. Sempre a Brescia nel 1581 dipinse con Tommaso Bona in San Pietro (Duomo Vecchio); nel 1588, lavorò nella sala del consiglio nel palazzo della Loggia, e nel 1591, aiutò la decorazione di archi di festa per celebrare la venuta a Brescia del Cardinale [[Gianfrancesco Morosini (vescovo)|Gianfrancesco Morosini]], di ritorno da Parigi dove aveva ricoperto l'incarico di legato pontificio e dove rimarrà come vescovo fino alla morte.
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