Pulpito della Resurrezione: differenze tra le versioni

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Il ''pulpito della Resurrezione'' è quello conservato nella navata destra. Le due opere hanno un'impaginazione simile, ma molto più originale nel caso del pulpito della Resurrezione, poiché scandita non già da [[lesene]], ma da una serie di piccoli edifici disposti prospetticamente come quinte laterali. Anche in questo caso corre in alto un fregio continuo, che è decorato da putti vendemmianti, eroti anforette e cavalieri e centauri affrontati, sopra il quale corre un [[sima]] sporgente che ricorda i sarcofagi classici. Il fregio si ritiene per entrambi i pulpiti opera di un collaboratore eseguita dopo la morte di Donatello. In questo caso il fregio ospita anche l'iscrizione "Opus Donatello Flo" in un medaglione, ritenuta generalmente postuma.
 
Nel pulpito della Resurrezione i lati maggiori contengono tre scene ciascuno, più una per ciascuno dei due lati minori, per un totale di sei. Due pannelli del lato nord però, in corrispondenza dello sportello per l'accesso, sono integrazioni lignee seicentesche.
 
I pannelli raccontano gli episodi della vita di Cristo dopo la morte, senza rispettare rigidamente la sequenza narrativa dei Vangeli e con l'aggiunta del ''Martirio di San Lorenzo'', in onore del santo titolare della chiesa. Rappresentano: