Abito (filosofia): differenze tra le versioni

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In questo senso l'individuo agisce secondo un'abitudine, sostiene Aristotele, che non vuol dire conformarsi alla natura, come accade con la sensazione, nè contro la natura, come avviene con la violenza ma il carattere
:«è cosa simile alla natura» <ref>Aristotele, ''Retorica'' I 11, 1370a 7-8</ref></br>
poichè tramite la ripetizione continua di comportamenti porta in noi alla luce delle caratteristiche naturali che possediamo in potenza, trasformandole in attuali abiti costanti, quasi in una «seconda natura», una natura acquisita.<ref>Aristotele, ''Etica Nicomachea'' II 1, 1103a 20 - 1103b 25</ref<>
 
==Note==