Magnetosfera di Nettuno: differenze tra le versioni

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Il [[pianeta]] [[Nettuno (astronomia)|Nettuno]] possiede un forte '''[[campo magnetico]]''', la cui intensità è valutabile in circa 25 volte quella del [[campo magnetico terrestre]]. La sua esistenza fu scoperta nell'[[agosto]] [[1989]] dalla [[sonda spaziale|sonda]] [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[Voyager 2]], durante la fase di avvicinamento al pianeta; la Voyager captò impulsi radio che si ripetevano con una periodicità di 16,11 ore. Le emissioni si rivelarono poi dovute all'intenso campo magnetico rotante del pianeta; il valore di 16,11 ore fu assunto a periodo di rotazione di Nettuno, come confermarono in seguito le osservazioni delle formazioni atmosferiche del pianeta.
 
Il campo magnetico di Nettuno presenta un'inclinazione anomala rispetto all'[[asse di rotazione]], pari a circa 47°; la sua sorgente si trova quasi a metà fra il centro e la superficie visibile del pianeta (mentre per la [[Terra]] coincide con il [[nucleo interno]]). Si ritiene pertanto che il campo magnetico abbia origine nel [[mantello]] fluido del pianeta, e non nel suo [[nucleo (esogeologia)|nucleo]] solido; il materiale conduttivo che ne causa la formazione è con tutta probabilità [[acqua]].
 
All'interno della magnetosfera nettuniana sono presenti particelle cariche con una densità di 2/cm<sup>3</sup>; per confronto, la densità di particelle cariche nei pressi di [[Urano (astronomia)|Urano]] è di circa 6/cm<sup>3</sup>, e nel caso di [[Giove (astronomia)|Giove]] raggiunge il valore di 6000/cm<sup>3</sup>.