Bicameralismo perfetto: differenze tra le versioni

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Oggi sono presenti nella classe [[politica]] italiana alcune correnti di pensiero che sostengono l'opportunità di superare questa situazione. Nel [[2002]] il [[governo Berlusconi II|secondo governo Berlusconi]] aveva, nella propria [[legislatura]], presentato ed approvato una riforma articolata della costituzione che comprendeva la differenziazione dei compiti tra Camera e Senato.
La riforma costituzionale approvata a maggioranza del parlamento non è entrata in vigore percheperché bocciata dal [[referendum costituzionale del 2006]]. I promotori del referendum sostenevano che la legge costituzionale fosse stata scritta senza il coinvolgimento dell'opposizione, che fosse incoerente e poco meditata nella sua stesura. Altri temevano la figura di un [[Primo Ministro]] troppo forte nei confronti del Parlamento a discapito dei poteri del [[Presidente della Repubblica]], e la penalizzazione delle regioni meno ricche e sviluppate.
 
Fra le proposte presenti nel dibattito politico italiano, quella della riduzione dei deputati a 450 unità, e del numero dei senatori a 250, è elencata nel [[Piano di rinascita democratica]] della loggia [[P2]].<ref> Punto a3) Ordinamento del Parlamento: