Monroy (famiglia): differenze tra le versioni

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Il nipote del capostipite siciliano, Fedinando de Monroy, terzo marchese di Garsigliano, fu il primo principe della casata. Con privilegio dato il 14 febbraio 1733, ottenne il titolo di "principe Monroy", da appoggiarsi sul feudo di Pandolfina. Costui fu governatore del Monte di Pietà di Palermo nel 1728, 1733, 1734, capitano di giustizia della stessa città nel 1741.<ref> http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/bibliotecacentrale/mango/mongiardino.htm </ref>
 
Alonso de Monroy, secondo principe di Pandolfina, fu ucciso nel 1764 a [[Salemi]] 1nellenelle sue terre, in un luogo oggi detto Passo del Principe, probabilmente per ragioni passionali. Ad averlo ucciso in quel passo che conduceva alle sue tenutesarebbe stato un "santo sacerdote" a cui il nobile aveva disonorato la cognata, la fantasia popolare vorrebbe, invece, una donna come vendicatrice del proprio onore. Su di lui, in ogni caso si tramandano storie, affidate al racconto popolare, che evidenziano quanto non fosse amato dai salemitani.<ref>http://digilander.libero.it/crazynurse/index6.html</ref>
 
Nipote di quest'ultimo fu Ferdinando Monroy e Barlotta, quinto principe di Pandolfina e Principe di San Giuseppe. Pari di Sicilia, liberale, massone, fu Capo di Stato Maggiore della Guardia Nazionale di Palermo durante la Rivoluzione dal gennaio 1848 al maggio 1849. Esiliato, fu insieme a [[Ruggero Settimo]] tra i quarantadue che non ebbero accordata l'amnistìa. Fu commissario della Deputazione che partì da Palermo per offrire la corona di Sicilia al [[Ferdinando di Savoia-Genova (1822-1855)|Duca di Genova]].