Estetica trascendentale: differenze tra le versioni

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La validità delle [[scienza|leggi scientifiche]], basate sul rapporto causa-effetto non era più quindi garantita per l'[[avvenire]] ma era tale solo per il [[passato]]. Questo accadeva per un'[[dialettica|antitesi]] inconciliabile tra la [[ragione]] umana che aspira a leggi universali e l'osservazione [[empirismo|empirica]] che fornisce solo casi singoli.
 
Ne "I sogni di un [[visione|visionario]] spiegati coi sogni della [[metafisica]]" ([[1764]]) Kant si riconosce debitore di Hume che lo ha fatto uscire dal [[dogma]] metafisico ma rifiuta il suo [[scetticismo]] secondo il quale gli stessi fatti empirici non sono certi, ma si riducono a semplici impressioni che poi si traducono in [[idea|idee]], copie sbiadite delle sensazioni, che conserviamo solo per l'utilità della vita.
Hume quindi concludeva come fosse impossibile un sapere scientifico, un sapere autentico, stabile e sicuro, che Kant invece s'incarica di rifondare proprio nell' Estetica trascendentale.