Principato (diritto): differenze tra le versioni
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Del tutto inesatto assimilare invece l'[[Emiro|Emirato]] al Principato. Il termine [[Lingua araba|arabo]] ''amīr'' ({{arabo|ﺍﻫﻴﺮ}}), infatti, sottolinea il semplice (anche se fondamentale) diritto di impartire ordini che i suoi sudditi hanno il dovere dii eseguire senza indugio. Il principio della primazia è del tutto assente. L'espressione quindi ''[[Amir al-Mu'minin|Amīr al-Muʾminīn]]'', spesso malamente tradotta "Principe dei Credenti", deve assai più propriamente essere tradotta come "Comandante dei Credenti", con la sottolineatura che il [[Califfo]] ha diritto di vedersi ubbidire, anche se gli manca (come in effetti regolarmente gli mancò) qualsiasi aura di supremazia giuridica e spirituale.
==Bibliografia==
*[[Principati danubiani]]▼
*[[Steven Runciman]], ''Storia delle Crociate'', 2 voll., Torino, Einaudi, 1969.
==Voci correlate==
*[[Principato (storia romana)]]
▲*[[Principati danubiani]]
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