Movimentismo: differenze tra le versioni

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Tendenza politica volta ad investire sui movimenti politici extra-parlamentari e/o sulle manifestazioni di piazza.
 
===Movimentismo [[Chiesa cattolica|cattolico]]===
Nella fine degli anni '50, sotto la guida di [[Amintore Fanfani]], la [[Democrazia Cristiana]] stava consolidando una linea politica profondamente riformista, e conseguentemente iniziava quel processo di confronto con il [[Partito Socialista Italiano]], che porterà agli inizi degli anni '60 alla svolta di centro-sinistra. Come diretta conseguenza la [[Chiesa cattolica|Chiesa]], avviò una nuova linea strategica, sciegiendo di puntare sui movimenti più che sui partiti, fu così che la [[CISL]] consolidò il suo consenso tra i lavoratori e fu così che nacquero anche altre associazioni cristiane quali [[Comunione e Liberazione]], i [[Focolarini]] ed i [[Neo-catecumenali]].
 
===Movimentismo della [[sinistra radicale]]===
In seguito all'estromissione delle sinistre dai governi italiani del secondo dopoguerra, esse -impossibilitate a raggiungere il 50% + 1- sceglieranno di dimostrare la loro popolarità attraverso le manifestazioni di piazza, alimentate da un profondo e sincero attivismo, da parte dei militanti [[Partito Socialista Italiano|socialisti]] e [[Partito Comunista Italiano|comunisti]].
 
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In seguito alla crisi del [[comunismo]] poi, molti partiti comunisti o comunque dell'area della [[sinistra radicale]], hanno deciso di puntare nuovamente sui movimenti popolari e sulle manifestazioni di piazza, per mantenere un elettorato discreto. Oggi si considerano parte dell'area movimentista partiti quali il PRC e la Fed. dei Verdi (in particolare le correnti della sinistra interna), nonché gruppi extra-parlamentari quali i [[No Global]] ed i [[Pacifisti]].
 
===Movimentismo della [[destra (politica)|destra]]===
 
Già dai tempi dell'Msi, i dirigenti della destra -a causa soprattutto della "pregiudiziale anti-fascista" che vigeva nei loro confronti e che impediva di prendere parte non soltanto a governi regolari, ma anche a governi straordinari (per es. ai governi di "unità nazionale")- incominciarono a sviluppare in maniera sempre più irruente il loro consenso attraverso manifestazioni e cortei di piazza. Tale politica raggiunse il suo apice tra il 1992 ed il 1994, quando ciè, nel ben mezzo delle vicende di "[[Tangentopoli]]", i missini espressero con la massima evidenza tutto il disprezzo nei confronti dei tradizionali partiti del pentapartito di centro-sinistra (Dc, Psi, Psdi, Pri, Pli) ed in particolare nei confronti del leader socialista [[Bettino Craxi]], che raggiunse il suo apice nelle contestazioni avanti all'Hotel Raphael di Roma (insieme a leghisti e molti comunisti) e in un tentativo di assalto alla Camera dei Deputati, guidato da parlamentari "missini" ed al quale si aggiunserro anche militanti "leghisti".