Rango (ferrovia): differenze tra le versioni

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[[Immagine:Rango.PNG|left|thumb|120px|Esempio di indicatore di velocità]]
 
Nel traffico stradale, i limiti di velocità su una determinata [[strada]] sono fissati univocamente, e valgono per tutti i veicoli. In altre parole in unaun tratto curvastradale con un limite di velocità di 70 [[chilometro orario|km/h]], questo limite deve essere rispettato sia da una [[Fiat 500]] che da una [[Ferrari]], quandoanche probabilmentese quest'ultima potrebbe abbordare la curvacorrere ad una velocità maggiore ina completapari [[sicurezza automobilistica|sicurezza]], dateperchè lepossiede suedelle migliorisospensioni caratteristichepiù meccanicheprestanti.
 
Diversamente in ferrovia, al fine di sfruttare appieno le caratteristiche del materiale rotabile, sono previsti sullo stesso tratto diversi limiti di velocità a seconda del ''rango'' di appartenenza del convoglio, la cui attribuzione è fatta in base alle caratteristiche di dinamica di marcia del convoglio (ovvero a come sono costituiti i carrelli), nonchè all'assetto (eventualmente variabile) delle masse che costituiscono i veicoli, tenendo come obiettivo sia valori standard di comfort di marcia (per passeggeri e merci) che grandezze meccaniche strettamente relative alla sicurezza della circolazione ed alla durabilità del binario.
Al fine di sfruttare appieno il materiale rotabile, le linee ferroviarie prevedono diversi valori massimi raggiungibili a seconda della qualità del materiale, della sua aggressività sull'[[infrastruttura]] e anche del comfort offerto ai passeggeri. La combinazione di questi parametri viene denominata ''rango''.
 
In Italia, sulla rete [[RFI SpA|RFI]], si distinguono 4 ranghi così denominaticaratterizzati:
 
* '''Rango A''': vi è ascritta la quasi totalità dei [[carro ferroviario merci|carri merci]] e vecchie [[carrozza ferroviaria|carrozze passeggeri]] non più in circolazione, nonché tutte le locomotive che viaggiano isolate;
* '''Rango B''': vi è ascritta buona parte del materiale rotabile attualmente in circolazione per il [[trasporto pubblico|trasporto viaggiatori]], tranne quei rotabili che figurano nei ranghi superiori (C e P);
* '''Rango C''': vi sono ascritte praticamente tutte le carrozze viaggiatori equipaggiate con sistemi anti-[[serpeggio]] (sistemi smorzanti nel carrello, oppure dotazione di carrelli a passo lungo o con [[rodiggio|rodiggi]] a ruote libere) e atte a velocità superiori ai 160 km/h, nonché tutti gli elettrotreni articolati o bloccati (ETR) eccetto quelli ad assetto variabile con pendolamento attivo (vedere "Rango P"); inoltre alcune automotrici elettriche (ALe) per il trasporto regionale;
* '''Rango P''': tutti i treni ad [[assetto variabile]] di tipo "attivo" con dispositivo inserito e funzionante ([[pendolino|"Pendolini"]]), tutti con inclinazione di 8°.
 
Data la scarsa percentuale di treni che viaggiano a rango P sul totale dei treni circolanti, questo non viene riportato sui cartelli indicatori di velocità in linea, per evitare di appesantirne troppo la lettura. In questo caso i [[Macchinista ferroviario|macchinisti]] conoscono quindi la velocità massima alla quale possono circolare solo leggendo la scheda treno che hanno in cabina.
 
Quando sui cartelli indicatori vengono riportate solo due velocità, queste sono da intendersi come rango A e B (dall'alto verso il basso). Un treno di rango C quindi viaggerebbe alla stessa velocità del rango B. Quando sono riportate tre velocità (come in figura), sono da intendersi come rango A, B e C. Il valore di velocità a rango A, più restrittivo, viene in genere riportato con caratteri più grandi.
 
Nella composizione di un treno, il rango di questo treno sarà il rango minimo fra quelli di ciascuna carrozza e locomotore. Per esempio un treno composto da sole [[carrozza Z1|carrozze Z1]], atte ai 200 km/h e di rango C, se viene trainato da un locomotore [[locomotiva E656|E656]] (rango B), sarà costretto a viaggiare a rango B.
 
In generale i ranghi A, B e C sono l'uno meno restrittivo dell'altro, e tendono ad avere velocità massime piuttosto diverse in tratti rettilinei, mentre le differenze di valore si riducono in tratti curvilinei fino ad annullarsi per curve particolarmente ''strette'', e questo perchè le differenze fra i vari ranghi sono tutte imputabili al diverso comportamento vibrazionale del carrello alle alte velocità.
Il rango P invece non è meno restrittivo del rango C nei tratti rettilinei o subrettilinei (dove i valori di velocità limite possono essere gli stessi, mentre consente velocità sensibilmente maggiori nei tratti curvilinei, e questo perchè la differenza col rango C è imputabile al ''pendolamento'' che consente velocità maggiori solo in curva.
 
I suddetti limiti di velocità espressi per ranghi non costituiscono comunque le uniche limitazioni di velocità esistenti nella circolazione ferroviaria, ma rappresentano solo quelle relative al comfort ed alla sicurezza di marcia rispetto al rischio di svio.
Ulteriori limitazioni di velocità esistenti sono trattate separatamente, e derivano dalle caratteristiche costruttive del veicolo a prescindere dal binario su cui circola, da rallentamenti temporanei su limitati tratti di linea (di solito per lavori in corso o binario dissestato), odall'esigenza di imporre velocità ridotte dove esistano possibili percorsi diversi sul binario, ossia in corrispondenza dei [[deviatoi]]: tutte queste limitazioni non sono distinte per ranghi ma sono comuni a tutti i convogli.
Ulteriore limitazione di velocità è quella derivante dalle prestazioni di frenatura: in questo caso il limite deriva anche e sopratutto dalle caratteristiche del convoglio, ma non attraverso una classificazione in gruppi bensì mediante un calcolo dettagliato ripetuto per ogni treno ([[percentuale di peso frenato]])
 
==Velocità massima in linea in funzione dei ranghi==