Annunciazione di San Giovanni Valdarno: differenze tra le versioni

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Nel [[1432]] un documento testimonia come l'Angelico stesse lavorando a un'Annunciazione per la [[chiesa di Sant'Alessandro (Brescia)|chiesa di Sant'Alessandro]] a [[Brescia]], della quale non resta alcun'altra traccia. Poiché pochi anni dopo la medesima chiesa commissionava un'altra pala dell'Annunciazione, questa volta al veneziano [[Jacopo Bellini]] (pagata nel [[1443]]), si è ipotizzato che l'opera a cui l'Angelico lavorava non arrivò mai a Brescia e, per motivi sconosciuti, prese altre strade. Alcuni hanno ipotizzato che l'opera sia l'Annunciazione di Cortona, altri quella di San Giovanni.
 
L'opera venne destinata alla chiesa francescana di Montecarlo presso San Giovanni, terminata nel [[1438]]. Non tutta la critica è consordeconcorde sull'autografia e sulla collocazione nel percorso artisticoeartistico dell'Angelico. alcuni vi leggono un'influenza delle opere di [[Filippo LipppiLippi]].
 
==Descrizione e stile==
La scena è composta in maniera similasimile all'opera ritenuta la prima dellsadella serie, l<nowiki>'</nowiki>''[[Annunciazione di Cortona]]'', con alcune differenze. Innanzitutto la superficie dipinta invece che tripartita è bipartita, con il giardino ricotto a un affaccio dalle arcate laterali di sinistra. per fare ciò l'Angelico ha spostato il [[punto di fuga]] all'interno della casa invece che all'esterno, concentrando maggiormente l'attenzione dello spettatore sull'Annunciazione. Come nell<nowiki>'</nowiki>''[[Annunciazione (Masolino)|Annunciazione]]'' di [[Masolino]], anche qui lo spazio appare diviso in due dall'arcata in primo piano e segna una struttura di transizione tra il tradizionale polittico cuspidato medievale e la pala quadrata rinascimentale. Al centro delle arcate, entro un medaglione, si trova la figura di un profeta, che guarda Maria e tiene in mano un cartiglio che certifica l'avverarsi deladella profezia.
 
Rispetto all'opera cortonese la sensibilità cromatica è superiore, con un concerto di colricoolri più ricco, che va dal verde del giardini, al rosa e l'oro della veste dell'angelo, al blue al rosso di quella di Maria, fino al cielo stellato del soffitto del portico e alle delicate incrostazioni marmoreeemarmoree, che in questo caso, oltre che al pavimento si estendono anche in specchiature sulle pareti.
 
La Madonna e l'Angelo hanno posizioni e abbigliamento simili alla pala di Cortona, con un maggiore risalto delle luce, che in questo caso è studiata con più cura: sono scomprasescomparse infatti le incertezze di provenienza dell'opera di Cortona e l'illuminazione arriva con coeranzacoerenza dal lato sinistro, dal giardino, illuminando con più decisione i panneggi e l'architettura.
 
L'effetto d'insieme indugia però maggiormente verso una descrizione festosa dei dettagli, compromettendo il delicato equilibrio mistico della pala di Cortona.
 
A sinistra, come nell'opera precedente, si vedo il giardino allusivo alla verginità di Maria 8("hortus conclusus"), popolato da una moltitudine di piante e pianticelle dipujntedipinte con grande cura. Tra le specie legate a valori simbolici si riconosce la palma, che ricorda il futuro martirio di Cristo. In alto, su una collinetta, si trova la cacciata di [[Adamo ed Eva]] dal paradiso terrestre, primo momento di rottura tra l'Uomo e Dio che viene ricomposto proprio dall'accettazione di Maria.
 
==Predella==