Jole Fano: differenze tra le versioni
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|Nome = Jole Mary
|Cognome = Fano
|PostCognome =
|Sesso = F
|LuogoNascita = Milano
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{{nota
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|titolo=Quei piroscafi
|contenuto=Al pari di quello di [[Eduardo De Filippo|Eduardo]], e quello di [[Carlo Goldoni|Goldoni]] ancor prima, anche il teatro di [[Gilberto Govi]] traeva spunto da storie di vita quotidiana, le medesime che i numerosi emigranti italiani andati in cerca di fortuna nelle [[pampa]]s argentine o in riva al [[Rio de la Plata]] avevano lasciato nelle loro terre di origine (prettamente [[Liguria]], [[Piemonte]], [[Veneto]]) e che amavano sentirsi raccontare per avvertire meno forte il senso di nostalgia rispetto ai luoghi perduti.<br />
Per questo motivo furono numerose le compagnie teatrali italiane che, fra gli anni venti e gli anni trenta, si sottoponevano a faticose traversate transoceaniche in [[piroscafo]] per portare un pezzo d'Italia fra i lavoratori che fondavano nuovi quartieri - quasi vere e proprie "città nelle città" nelle megalopoli sudamericane, come [[Montevideo]] o [[Buenos Aires]], e quella di Govi costituì una sorta di battistrada per quelle che sarebbero venute negli anni a seguire.
[[File:Jole Fano10.jpg|right|100px|Jole Fano durante una premiazione dell'emittente radiofonica Radio Caupolicàn]]
In questo senso, la storia di Jole Fano è esemplare al pari di quella di molti suoi connazionali che scelsero di di trovare una strada nuova ed originale lontano dal luogo di origine, in un'[[America Latina]] in cui si sarebbe presto radicato il mito del ''[[Ma se ghe penso]]'', l'inno alla genovesità nel mondo, diffuso nelle popolazioni dei ''los Xeneixes'' (''i Genovesi'', come venivano chiamati gli immigranti di origine genovese) e fra i "[[tango|tanghèros]]" de [[La Boca]], il quartiere di Buenos Aires formato prettamente da lavoratori italo-ispani o comunque immigrati dall'[[Europa]] come [[Carlos Gardel]], "el morocho del Abasto".
<small>(nell'immagine: Fano durante una premiazione dell'emittente radiofonica Radio Caupolicàn)</small>}}
Negli [[anni 1940|anni quaranta]] fu spesso impegnata come attrice ospite anche in recite di compagnie teatrali italiane in tournée in Cile, come nel caso della compagnia di [[Emma Gramatica]] e [[Luigi Pavese]], che nel [[1947]] portò in scena al Teatro Municipal di Santiago ''[[La vita che ti diedi]]'', di [[Luigi Pirandello]].
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