Jazz modale: differenze tra le versioni

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Il '''jazz modale''' ('''modal jazz''') è uno degli stili del [[jazz]] nato nella seconda metà del [['900]], la cui pietra fondante è datata [[anni 1950|anni '50]] e consiste nel libro di teoria musicale ''Lydian Chromatic Concept of Tonal Organization (The art and science of tonal gravity)'' di [[George Russell]]. Dal punto di vista discografico, lo spartiacque per la nascita del jazz modale è individuato nel disco di [[[Miles Davis]] "Kind of Blue" (1959).
 
==Principi==
 
Il jazz modale sostanzialmente svincola la progressione degli accordi dalla [[tonalità]] del brano (cioè non richiede che gli [[accordo (musica)|accordi]] siano necessariamente rispondenti allaalle tonalitàregole dell'[[armonia tonale]], ossia costruiti per armonizzazione dei vari ''gradi'' della tonalità),. inoltreInoltre associa ad ogni accordo differenti [[scala musicale|scale]] "[[modo musicale|modali]]", ciascuna con una sua tonica, dalle molteplici e differenti sfumature, sempre in maniera indipendente e svincolata dalla tonalità.
Nell'analizzare questo genere musicale si può infatti parlare di ''applicazione successiva di differenti scale modali'' (non necessariamente [[scala diatonica|diatoniche]], ma ad esempio anche [[scala pentatonica|pentatoniche]]) invece che di successione di [[accordo (musica)|accordi]]:
nella composizione di frasi e periodi musicali si usano frammenti di scale modali fra loro in relazione, mentre il passaggio da un periodo ad un altro (caratterizzato da altro accordo o scala modale) avviene mediante particolari soluzioni melodiche, senza che i suoni siano mai in evidente relazione con una nota [[tonica]], e quindi con una [[tonalità]].
Si ragiona quindi prevalentemente in maniera ''scalare'' (ossia pensando "per scale") e le stesse [[voicing|armonizzazioni]] e costruzioni di accordi possono muovere su tutta l'estensione di una data scala, potendo impiegare potenzialmente qualsiasi nota.