Magnanimità: differenze tra le versioni

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Secondo l'etica Nicomachea aristotelica, la '''magnanimità''' (Megalopsichia) è quella virtù acquistatrice e moderatrice di onori e fama. Magnanimo è colui che si ritiene degno di onori e fama perché ne è veramente degno, senza ricadere nel difetto che è la pusillanimità ([[micropsichia]]) , il vizio di chi non si ritiene degno di onori e fama, ma neanche eccedere, per presunzione (''chaymotes''), cioé aspirare a onori e fama senza esserne degno.<br/>
Non deve, inoltre, peccare d'audacia ([[megalocindinia]]) aspirando ad imprese al di fuori delle sue capacità, pur di averli {{citazione necessaria|(il che riporta a un confronto con l'[[Ulisse]] [[Divina Commedia|dantesco]])}}.
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[[Categoria:Virtù]]