Jabir ibn Hayyan: differenze tra le versioni

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==Il Corpus Geberiano==
Intorno a questo nome <ref> «è la firma con cui un dotto italiano o catalano del XIII secolo suggellò i propri scritti esoterici» (Stefano Tubino, «Introduzione» a Geber, ''Testamentum'', [[Genova]], [[Il Basilisco]], 1981, pagg. 11) </ref> sono state raccolte numerose opere che non appartengono né al presunto alchimista né al suo tempo. Di lui si conosce pochissimo anche se troviamo moltissime testimonianze molte delle quali tarde e apocrife.
Geber ibn Hayyan (o i vari Geber VIII-XIII sec.) è considerato il fondatore dell’alchimia araba e padre della «teoria della bilancia», tra il mondo materiale e quello spirituale. Nel Libro della misericordia è condensato tutto il suo pensiero. L’alchimia non è una pratica magica ma un’imitazione dell’operato della Natura su se stessa, allo scopo di perfezionarla. I corpi possono cambiare gli uni negli altri e acquisire nuove proprietà. E così l’operatore, il cui perfezionamento interiore deve andare di pari passo con l’operazione stessa. È il principio in nuce della dignificatio, che si trova già in [[Zosimo]].
Gli sono attribuite più di mille opere (il «Corpus geberiano»). Sono opere differenti, in lunghezza e stile, anche se abbastanza omogenee dal punto di vista dottrinale. Si notano influenze pitagoriche, neoplatoniche, gnostiche.