Cinema Nuovo: differenze tra le versioni

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Sono indicative le divergenze che sorsero nel [[1955]] a proposito del film ''[[Senso]]'' di [[Luchino Visconti]]: per Aristarco si trattava di un modello esemplare di realismo cinematografico che metteva in atto il passaggio "dalla cronaca alla storia", cioè dal neorealismo al realismo, mentre [[Cesare Zavattini]] e [[Luigi Chiarini]], pur lodando le qualità artistiche del film di Visconti, ne negavano la valenza realistica.
 
''Cinema Nuovo'' ospitò gli interventi di numerosi esponenti culturali di primo piano degli anni Cinquanta: tra i collaboratori occasionali vi sono [[Rudolf_Arnheim|Arnheim]], [[André_Bazin|Bazin]], [[Georges_Sadoul|Sadoul]], [[Theodor_Adorno|Adorno]], [[Siegfried_Kracauer|Kracauer]], [[Jacques_Doniol-Valcroze|Doniol-Valcroze]], [[Boris_Pasternak|Pasternak]] e [[Jean-Paul_Sartre|Sartre]], e tra gli italiani [[Luigi Chiarini]], [[Carlo Bo]], [[Alberto Moravia]], [[Italo Calvino]], [[Vittorio Gelmetti]], [[Salvatore Quasimodo]], [[Franco Fortini]].
 
Nel [[1953]] la rivista pubblicò un soggetto cinematografico di [[Guido Aristarco]] e [[Renzo Renzi]] intitolato ''L'armata s'agapò'' ed incentrato sulle vicende di alcuni soldati durante l'occupazione italiana in Grecia. I due sceneggiatori vennero denunciati per vilipendio delle forze armate, quindi arrestati e rinchiusi per alcuni giorni nel carcere militare di [[Peschiera del Garda]].