Mini (popolo): differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m wikilink-fix |
m Bot: sostituisco l'entitità '–' con '–' |
||
Riga 1:
Secondo la [[mitologia greca]], i '''Mini''' o '''Minie''' - agg. minio, minia, minie, minii - (in [[lingua greca|greco]] Μινύες, Minyes), furono un gruppo [[autoctono]] abitante la regione [[Egeo|egea]]. Tuttavia, l'estensione con cui la preistoria del mondo [[egeo]] viene riflessa nei resoconti letterari di popoli [[leggenda|leggendari]] è soggetta a ripetute revisioni.
Prima della [[seconda guerra mondiale]], gli archeologi talvolta applicarono il termine "Mini" in modo diverso, per indicare la prima vera ondata di popoli parlanti il [[protogreco]] nel II millennio a.C., tra le culture dell'antica [[età del bronzo]], talvolta identificate con l'inizio della cultura del [[Periodo_elladico#Medio_Elladico_(ME)|Medio Elladico]]. La "[[ceramica minia]]" grigia è un termine usati dagli archeologi per un particolare stile di ceramica egea associata con il periodo [[Periodo_elladico#Medio_Elladico_(ME)|Medio Elladico]] (
I [[micenei|greci micenei]] raggiunsero [[Creta]] nel [[1450 a. C.|1450 a.C.]] ca. La presenza greca sul continente, comunque, risale al 1600 a.C., come mostrato nelle più tarde [[tomba a pozzetto|tombe a pozzetto]] <!-- shaft graves//-->, se la [[Cultura archeologica|cultura materiale]] può essere collegata sicuramente all'etnicità basata sulla lingua. Altri aspetti del periodo "minio" sembrano arrivare dalla Grecia settentrionale e dai Balcani (tombe a [[tumulo]], asce in pietra perforate). Secondo gli scavi archeologici di John L. Caskey condotti negli anni [[1950|'50]], la prova è emersa collegando i [[protogreco|proto-greci]] ai portatori della cultura "minia" (o del Medio Elladico).
Riga 9:
I Greci non sempre chiaramente distinguevano i Mini dalle culture [[pelasgi|pelasgiche]] che li avevano preceduti. I mitografi greci danno ai Mini un fondatore [[eponimo]], [[Minia]], forse così leggendario come [[Pelasgo]] (il padre fondatore dei pelasgi), i quali furono la più vasta categoria di popoli egei pre-greci. Questi Mini vennero associati con la [[Orcomeno (Beozia)|Orcomeno]] beotica, come quando [[Pausania (geografo)|Pausania]] riferisce che "[[Teo (Asia Minore)|Teo]] era solita essere abitata dai Mini di Orcomeno, i quali vi arrivarono con [[Atamante]]" <ref>Pausania, VII.3.6.</ref> e potrebbe avere rappresentato una dinastia governante o una tribù più tardi localizzata in [[Beozia]].
[[Erodoto]] asserisce molte volte <ref>Erodoto, ''Storie'' I.57; II.51.7 e 12.</ref> che i pelasgi dimoravano in un lontano passasto con gli ateniesi in Attica, e che questi pelasgi mandati via dall'Attica a loro volta condussero i Mini fuori da Lemnos. <ref>A. G. Laird, "Erodoto sui pelasgi in Attica" ''The American Journal of Philology'' '''54'''.2 (1933:
[[Eracle]], l'eroe le cui imprese sempe celebrano il nuovo ordine olimpico sulle vecchie tradizioni, venne a [[Tebe (Grecia)|Tebe]], una delle antiche città micenee della Grecia, e trovò greci che pagavano un tributo di 100 capi di bestiame (un ''[[ecatombe]]'') ogni anno a [[Ergino]], re dei Mini. <ref>''[[Biblioteca (Apollodoro)|Bibliotheke]]'' II.4.11 documenta l'origine del tributo tebano come ricompensa per il mortale ferimento di [[Climeno]], re dei Mini, with a cast of a stone da un auriga di [[Meneceo]] nel precinto di Poseidone ad Oncesto; il mito è riportato anche da [[Diodoro Siculo]], iv.10.3.</ref> Eracle attaccò un gruppo di emissari mandati dai Mini, tagliando loro le orecchie, i nasi e le mani. Li legò intorno a collo dicendo loro di prendere quei tributi da mandare a Ergino. Questi fece guerra a Tebe, ma Eracle, con i suoi compagni tebani, dopo averli armati con le armi consacrate nel tempio, sconfisse i Mini, uccidendo il loro re Ergino. I Mini furono così costretti a pagare il doppio del precedente tributo che era stato prima riservato ai Tebani. Ad Eracle venne attribuito anche l'incendio del palazzo di Orcomeno: "Allora apparendo di sorpresa prima che gli abitanti di Orcomeno se ne accorgessero, sgaiottolò via attraverso l'ingresso, bruciando il palazzo dei Mini e radendo al suolo la città". <ref>Diodoro Siculo, IV.10.5.</ref>
Riga 16:
==Archeologia==
Quando John L. Caskey della [[American School of Classical Studies at Athens|Scuola Americana]] per gli Studi Classici ad Atene delineò i risultati dei suoi scavi a [[Lerna]] dal 1952 fino al 1958, <ref>{{En}}Caskey, "Il periodo dell'Antico Elladico nell'Argolide". ''Hesperia'', '''29'''.3. (
Naturalmente, gli studiosi contestano la proposta di Caskey riguardo al fatto che invasori indoeuropei (proto-greci) distruggesero gli insediamenti dell'Antico Elladico II in Grecia. <ref>{{En}}Dietrich, pp. 1-2. "Tali caratteristiche includono la distruzione dei più vecchi insediamenti, come Eutresis e la Grecia centrale, la foundazione di nuovi insediamenti, l'espansione di sepolture con tombe a [[cista]], e la "sistematizzazione del tipo di case a megaron". Allo stesso tempo la cosiddetta ceramica minia grigia inizia as apparire in Grecia dappertutto, e questo tipo distinto di ceramica era naturalmente si accoppia con l'arrivo dal nord di tribù indoeuropee invasori insieme con la loro cultura e religione. Ma nessun singolo elemento di questa lista è interamente nuovo, nel senso di non possedere nessun precursore nei precedenti periodi, cosicché inevitabilmente qualche dubbio scalfisce la teoria di un'invasione della Grecia continentale di una razza indoeuropea o altra all'inizioe del Medio Elladico".</ref> <ref>Dietrich, p. 3. "Può essere detto, dunque, che non ci siano terreni archeologici convincenti da far supporre un'invasione della Grecia nell'Antico Elladico III. È posibile, naturalmente, che i movimenti migratori dentro questa regione non lascino tracce archeologiche riconoscibili; ma questo è un argomento pericolosa e impraticabile. Sembra sia meglio allora abbandonare la credenza riguardante un'incursione su vasta scala accompagnata da una chiara improvvisa frattura culturale". </ref> Infatti, gli strati di distruzione che Caskey trovò a Lerna e a Tirinto furono attribuiti al fuoco. Inoltre, ci sono indicazioni riguardo alla cultura dell'Antico Elladico II alla quale succede direttamente quella dell'Antico Elladico III. <ref>[http://projectsx.dartmouth.edu/classics/history/bronze_age/lessons/les/8.html L'archeologia preistorica dell'Egeo (Dartmouth College) — Lezione 8: Le culture di "Lefkandi I" e Tirinto dell'Antico Elladico IIB e Antico Elladico III]. consultato il [[4 settembre]] [[2008]]. "At Lerna e Tirinto nell'Argolide, questo assemblaggio culturale viene trovato stratificato direttamente sopra gli insediamenti della cultura di Korakou (AE IIA) la quale fu distrutta dal fuoco. Qui e altrove nell'Argolide e nella Corinzia, non c'è nessuno stadio culturale intermedio nella "Lefkandi I" (AE IIB). In Laconia e Messenia nel Peloponneso meridionale, non c'è traccia di una cultura di "Lefkandi I" o di Tirinto (eccetto per un assemblaggio molto tardo del AE III recentemente, pubblicato dai livelli di base, a Nichoria e dal sito di Deriziotis Aloni vicino Ano Englianos), nonostante il fatto che queste aree siano state abbastanza interamente esplorate. Piuttosto, un antico assemblaggio culturale del Medio Elladico sembra susseguire la cultura di Korakou direttamente o dopo un periodo di abbandono di durata indeterminata nei siti quali Ayios Stephanos (Laconia) e Voïdhokoilia (Messenia). A Kolonna, nell'isola di Egina, i resti della cultura di Tirinto sono stratificati immediatamente sopra una fase tarda del AE II la cui architettura è comparabile a quella di Lerna III della cultura di Korakou (un probabile insediamento fortificato dentro il quale si trova la cosiddetta "Casa Bianca", una versione di 20 x 9 m. del tipo di "Casa a corridoio", meglio rappresentata dalla "Casa delle tegole a Lerna) ma la cui ceramica comprende alcuni pezzi tipici dell'assemblaggio della "Lefkandi I" della Grecia centrale a fianco di massa di vasi caratteristici della cultura di Korakou dell'AE IIA".</ref> Nell'insieme, ciò indica che i progenitori e fondatori della "cultura minia" fossero un gruppo autoctono.
Riga 24:
==Fonti==
*{{En}}Caskey, John L. "Il periodo dell'antico elladico nell'Argolide". ''Hesperia'', Vol. 29, No. 3. (
*Dietrich, Bernard Clive. ''Le origini della religione greca''. Walter de Gruyter, 1974. ISBN 3110039826
*{{En}}H. J. Walker (translator). ''Fatti memorabili e detti: un migliaio di storie dall'antica Roma, di Valerius Maximus''. Roma: Hackett Publishing, 2004, p.
*{{En}}[http://artfl.uchicago.edu/cgi-bin/philologic/getobject.pl?c.0:1.harpers ''Harper's Dictionary of Classical Antiquities'']
*{{En}}Hood, M. S. F. "Archeologia in Grecia". ''Notizie archeologiche'', No. 7 (1960), pp.
*{{En}}[http://www.aegeobalkanprehistory.net/article.php?id_art=5 Pavúk, P. "Ceramica grigia come un fenomeno"]: notizie su vari tipi di ceramiche grigie, inclusa la minia grigia.
|