Tribunale rivoluzionario: differenze tra le versioni

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Il '''Tribunale rivoluzionario''' (in francese "''Tribunal révolutionnaire''") era una [[corte]] istituita a [[Parigi]] dalla [[Convenzione Nazionale]] durante la [[Rivoluzione francese]] per giudicare gli oppositori politici, ed è diventato il più potente mezzo del [[Regime del Terrore]].
 
Le notizie del fallimento dell'esercito francese nel [[Belgio]] hanno creato dei rivolte popolari a Parigi e il [[10 marzo]] [[1793]], su proposta di [[Georges Jacques Danton|Danton]], la Convenzione il [[20 ottobre]] [[1793]] ha decretato di creare un [[tribunale]] straordinario per giudicare gli oppositori della rivoluzione, il cui nome ufficiale fu "Tribunale rivoluzionario".
 
Era composto da una giuria, un procuratore pubblico e due sostituti, tutti nominati dalla Convenzione; e non si poteva ricorrere all'[[appello]]. Con M.J.A. Hermann come presidente e Fouquier-Tinville come procuratore pubblico, il tribunale inquisì i [[Monarchia|monarchici]], i [[preti]] refrattari e tutti i protagonisti della [[controrivoluzione]]. Ma presto venne anche usato per fini personali, specialmente da [[Robespierre]], che lo ha impiegato per la condanna dei suoi avversari politici. Gli eccessi del tribunale rivoluzionario sono aumentati con l'aumento del controllo di Robespierre sul [[Comitato di salute pubblica]]; ed il 10 giugno 1794 è stato promulgato, su sua influenza, la famosa [[Legge 22 Pratile]], che ha proibito agli imputati di avere [[avvocato|consulenti legali]] per la loro difesa e ha anche proibito di avere testimoni, inoltre l'unica pena possibile era la [[pena di morte|condanna a morte]]. Prima di questa legge in 13 mesi le condanne a morte erano state 1.220, nei 45 giorni che passarono tra l'emanazione della legge e la caduta di Robespierre sono state 1.376, e molte persone erano innocenti.