Gerald FitzGerald, XV conte di Desmond: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Figlio di [[James FitzGerald]], quattordicesimo Conte di Desmond, e della sua seconda moglie More O'Carroll. Suo padre accettò nel gennaio [[1541]], in rispetto di uno dei termini della sua sottomissione a [[Enrico VIII d'Inghilterra]], di inviare il giovane Gerald in Inghilterra per la sua educazione. Con la salita al trono di [[Edoardo VI d'Inghilterra]] questi termini vennero rinnovati; poiché nel frattempo Gerald era divenuto amico del giovane re. Sfortunatamente per il [[Munster]] questi progetti non furono portati a compimento. Le tenute dei Desmond vennero reclamate dai Butler, nemici storici dei Geraldine, perché [[James Butler]], nono Conte di Ormonde aveva sposato Lady Joan Fitzgerald, figlia ed erede principale di [[James FitzGerald]], decimo Conte di Desmond. Alla morte dell Ormonde, ella propose di sposare Gerald FitzGerald, e così fece dopo la morte del secondo marito, Sir Francis Bryan. Gli effetti di questo matrimonio furono la temporanea cessazione delle ostilità tra i Desmond e suo figlio, [[Thomas Butler]], decimo Conte di Ormonde.
 
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Contro il parere dei consiglieri irlandesi della regina il Desmond venne liberato e poté tornare in Irlanda nel [[1573]]. Il conte promise di non esercitare i suoi diritti nel [[Kerry]] fino a quando questi non fossero stati definitivamente legittimati. Egli fu detenuto per sei mesi a Dublino ma nel novembre del 1573 riuscì a fuggire e in breve tempo ridusse le province sedate da Perrot in un nuovo stato di anarchia. Edward FitzGerald, fratello del Conte di Kildare, fu inviato da Londra per protestare con il Desmond ma non ebbe successo. Desmond affermò che nessuna legge tranne quella Brehon doveva essere osservata dai Geraldine; e Fitzmaurice catturò il capitano [[George Bourchier]], uno degli ufficiali di Elisabetta nell'ovest. L'Essex incontrò il Conte vicino Waterford in luglio, e Bourchier venne liberato, ma Desmond si rifiutò di assecondare le altre richieste fatte in nome della regina Elisabetta. Venne fatto un documento contenente una offerta di 500 sterline per la sua testa, e 1.000 per chiunque riuscisse a catturarlo vivo, ma due membri del consiglio del governo di Dublino si opposero all'iniziativa.
 
Il [[18 luglio]] [[1574]] i capi Geraldine firmarono la ''Combination'' nella quale promettevano di supportare il conte incondizionatamente; subito dopo Ormonde e il ''Lord Deputy'', sir [[William Fitzwilliam]], marciò sul [[Munster]], e misero la guarnigione di Desmond a [[Derrinlaur Castle]] a ferro e fuoco. Desmond si arrese a Cork il 2 settembre. Sir [[Henry Sidney]] fece visita nel Munster nel [[1575]], e la situazione sembrava promettere una rapida restaurazione dell'ordine. Ma Fitzmaurice era fuggito nel frattempo in [[Bretagna]] in compagnia di altri capi dei Geraldine, John Fitzgerald, siniscalco di [[Imokilly]], che aveva retto [[Ballymartyr]] contro Sidney nel [[1567]], ed Edmund Fitzgibbon, figlio del Cavaliere Bianco che era stato corrotto nel [[1571]]. Il Fitzmaurice complottò nelle corti di Francia e Spagna per progettare una invasione straniera dell'Irlanda, ed a [[Roma]] si incontrò con l'avventuriero [[Thomas Stucley]], con il quale progettò una spedizione che avrebbe dovuto portare il nipote di [[Papa Gregorio XIII]] ad essere re d'Irlanda. Nel [[1579]] lo Stucley approdò a Smerwick bay (''Cuan Ard na Caithne''), dove si unì in seguito ad alcuni soldati spagnoli ad [[Ard_na_CaithneArd na Caithne#D.C3.BAn_an_BAn an .C3.93ir|Dún an Óir]]. Le sue navi vennero intercettate e catturate il [[29 luglio]] [[1579]] ed egli stesso venne ucciso in una schermaglia lungo la via per Tipperary.
 
[[Nicholas Sanders]], il legato papale che aveva accompagnato il Fitzmaurice, cercò di convincere il Desmond a partecipare alla ribellione: Desmond si era forse tenuto neutrale in precedenza per gelosia nei confronti di Fitzmaurice. Le sue indecisioni cessarono quando il [[1º novembre]] [[1579]] Sir [[William Pelham]] lo accusò di tradimento. Il sacco di [[Youghal]] e [[Kinsale]] da parte dei Geraldine fu seguito in rapida successione dai successi di Ormonde e Pelham che agirono in concerto con l'ammiraglio [[William Winter]]. Nel giugno [[1581]] Desmond dovette darsi alla macchia, ma mantenne per diverso tempo un discreto numero di seguaci dalla sua parte, che, però, dal giugno [[1583]], quando Ormonde mise una taglia sulla sua testa, si ridusse a quattro persone.
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Dal suo secondo matrimonio con Eleanor Butler, il quindicesimo Conte lasciò due figli, il più grande dei quali, [[James Fitzgerald]], (1570–1601), trascorse gran parte della sua vita in prigione. Dopo un fallito tentativo nel [[1600]]–1601 di entrare in possesso dei suoi diritti ereditari fece ritorno in Inghilterra dove morì, estinguendo il titolo di Conte di Desmond.
 
== Bibliografia ==
*R. Bagwell, ''Ireland under the Tudors'' (1885–1890)
*J. O'Donovan (editor), ''Annals of Ireland by the Four Masters'' (1851).
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[[en:Gerald FitzGerald, 15th Earl of Desmond]]
[[es:Gerald FitzGerald, decimoquintoXV conde de Desmond]]