Placcaggio (rugby): differenze tra le versioni

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Il '''placcaggio''', nel gioco del [[rugby]], consiste in un'azione, effettuata da uno o più giocatori, volta a fermare l'avanzamento dell'avversario che in quel momento è in possesso di palla.
 
I giocatori che trattengono il portatore di palla, trascinandolo a terra e finendo anch'essi a terra, vengono detti ''placcatori'' mentre il giocatore atterrato è definito ''placcato''.
 
Atterrare il giocatore in possesso di palla significa portarlo verso terra affinché tocchi con almeno un ginocchio la superficie di gioco, è da considerarsi egualmente messo a terra il giocatore seduto a terra in possesso di palla.
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È proibito dal Regolamento Federale qualsiasi placcaggio che, nel primo movimento fra i giocatori coinvolti nell'azione, preveda una stretta od un impatto violento sopra la linea delle spalle del giocatore in possesso di palla. Questo tipo di placcaggio viene chiamato ''placcaggio al collo'' o ''placcaggio alto''.
 
Un altro placcaggio pericoloso per l'incolumità del giocatore placcato viene detto ''a ribaltare'' ed è conosciuto con il termine internazionale di ''Spear Tackle''. Questo tipo di placcaggio è pericoloso perché nell'azione si solleva l'avversario completamente dal terreno di gioco e lo si fa cadere con la parte superiore del corpo (testa o spalle) ad assorbire l'impatto con il suolo. Nell'effettuare questo tipo di placcaggio il placcatore deve accompagnare il placcato al suolo senza lasciarlo cadere, in modo da rendere meno scomposto il suo atterraggio al suolo e prevenire gravi infortuni. L'esecuzione dello ''Spear Tackle'' senza l'accompagnamento del placcato a terra è sanzionato con un fallo in favore alla squadra del giocatore placcato.
 
== Fonti ==