Onza (moneta): differenze tra le versioni

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Monete con questa denominazione non furono coniate sotto i suoi successori.
 
L'oncia d'oro fu una delle monete di conto presenti in Italia ed utilizzata in diversi documenti già prima del [[X secolo]]<ref name=Martinori352>Martinori, ''La moneta''...; pag. 352.</ref>.
== Storia ==
L'oncia d'oro fu una delle monete di conto utilizzata in diversi documenti già prima del [[X secolo]]<ref name=Martinori352>Martinori, ''La moneta''...; pag. 352.</ref>.
 
Viene citata da [[Falcone Beneventano]] nel suo ''Chronicon Beneventanum'' per l'anno 1222<ref>''Medietatem suam Palormitanae civitatis, et Messanae et totius Calabriae dux ille eidem comiti concessit, ut ei super his omnibus auxilium largiretur; continuo sexcentos milites et quingentas '''uncias auri''' ei largitus est''</ref>. Sempre secondo Falcone nel 1232 i Beneventani affermavano che il re ([[Ruggero II di Sicilia|Ruggero II]]) aveva ricevuto innumerevoli once di oro<ref>''firmabant quoque uncias auri a rege innumeras accepisse''</ref>.
Con l'avvento dei [[Normanni]] nell'Italia meridionale l'oncia d'oro sostituì definitivamente il [[solido (moneta)|solido]] usato fino ad allora<ref name=Martinori352/>. I Normanni divisero l'oncia in 30 tarì. Con l'[[imperatore Federico II]], nel 1222, l'oncia fu nuovamente divisa in 600 [[grana]] 20 dei quali formavano un tarì<ref name=Martinori352/>.
 
Con l'avvento dei [[Normanni]] nell'Italia meridionale l'oncia d'oro sostituì definitivamente il [[solido (moneta)|solido]] usato fino ad allora<ref name=Martinori352/>. I Normanni divisero l'oncia in 30 tarì. Con l'[[imperatore Federico II]], nel 1222, l'oncia fu nuovamente divisa in 600 [[Grano (moneta)|grana]] 20 dei quali formavano un tarì<ref name=Martinori352/>.
Circa un secolo dopo, nel 1347, valeva 60 [[carlino (moneta)|carlini]] o 6 [[ducato (moneta)|ducato]]<ref name=Martinori352/>.
 
[[Edoardo Martinori|Martinori]] riporta un documento del 1336 in cui l'oncia è valutata per cinque fiorini e un fiorino per sei tarì, il tarì per due [[carlino (moneta)|carlino]] e quest'ultimo per dieci grana<ref>''... computata qualibet uncia pro quinque Florenis ef qualibet Floreno pro VI Tarenis et qualibet Tareno pro duabus Carolenis ed quolibet Caroleno pro decem Granis.''</ref>.
 
Circa un secolo dopo,Anche nel 1347, valeva 60 [[carlino (moneta)|carlini]] o 6 [[ducato (moneta)|ducatoducati]]<ref name=Martinori352/>.
 
Comunque in tutti questi casi si tratta di una [[moneta di conto]].<ref name=Martinori352/>
 
== Altre onze ==