Villa Badoer: differenze tra le versioni

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La [[villa]] fu voluta nel [[1554]] dal "Magnifico Signor Francesco Badoero", un personaggio di spicco modesto, privo di rilevanza pubblica ma discendente di un'illustre famiglia della [[Serenissima]], che a seguito del sodalizio con la famiglia [[Loredan|Loredàn]] e del successivo matrimonio con Lucetta, figlia di Francesco Loredan, aveva ricevuto in [[eredità]] l'ampio fondo della Vespara nei pressi della Fratta.
 
Seguendo una tendenza molto diffusa nell'[[Patriziato (Venezia)|aristocrazia]] veneziana]] dopo la [[Lega di Cambrai]], nel rivolgere attenzioni all'entroterra per favorire i propri investimenti sentiva la necessità di creare un presidio dal quale amministrare la proprietà, ed allo stesso tempo di manifestare il prestigio economico raggiunto attraverso una villa di adeguate caratteristiche. Procedette pertanto alla [[bonifica]] della Vespara ed all'acquisizione di altri fondi in località Bragola, ove diede avvio alla costruzione della villa progettata da [[Andrea Palladio]] con duplice valenza economica ed estetica.
 
Costruita e abitata nel [[1556]], la villa doveva essere pertanto funzionale alla conduzione dei campi e insieme segno visibile della presenza, per così dire feudale, dei Badoer sul territorio: non a caso l’edificio sorge sul sito di un antico [[castello]] [[medioevo|medievale]]. Palladio riesce a unire in una sintesi efficace entrambi i significati, collegando il maestoso corpo dominicale alle due [[barchessa|barchesse]] piegate a semi[[cerchio]] che schermano le [[stalla|stalle]] e altri annessi agricoli.