Maravedí: differenze tra le versioni

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Fu adottato anche dagli stati cristiani, poi perse di valore, divenendo dapprima una moneta d'[[argento]], poi di [[biglione]] ed infine di [[rame]]. Ad eccezione della [[Catalogna]] e delle [[isole Baleari]], il maravedí sostituì il [[dinero spagnolo|dinero]] come unità di conto.
 
La coniazione della moneta era cominciata in Castiglia durante il regno di [[Alfonso VI di Castiglia|Alfonso VI]], dopo la conquista di [[Toledo]] (1085); le prime monete furono il [[dinero]] e l'obolo de vellón, ad imitazione degli altri re cristiani spagnoli. [[Alfonso VIII di Castiglia]] iniziò a coniare l'oro dal 1172, e poco dopo lo stesso fece [[Ferdinando II di León]] coniando pezzi in oro chiamati ''maravedí'' o ''morabetí'', con un peso aprossimatoapprossimato di 3,8 grammi.
 
Sotto [[Alfonso X di Castiglia]] (1252-1284), fu coniato una moneta di [[biglione]], il ''maravedí blanco'' dal valore di 1/60 del marabotino d'oro. Fu coniato per breve tempo ed è noto anche con il nome di ''maravedí di Burgos''.<ref name= Klutz/>