Lucio Mummio Acaico: differenze tra le versioni

La grande ammirazione per le opere greche della città istmica fu vasta a [[Roma]], ma la comprensione del valore artistico e storico di tali opere dovette rimanere appannaggio raro di alcuni aristocratici. Lo stesso Mummio, infatti, si stupì così tanto dell'alta offerta di [[Attalo II]] di [[Pergamo]] a un'opera di [[Aristeides]] messa all'asta dopo il saccheggio di [[Corinto]] (un ''Dioniso'' del fondatore della scuola tebano-attica degli inizi del IV secolo a.C.), da ritirarla dalla vendita sospettando virtù nascoste nel dipinto<ref>[[Plinio il Vecchio]], ''[[Naturalis Historia]]'' XXXV, 24.</ref>. Al posto dei 600.000 denari offerti per l'opera di un caposcuola, si decise di collocare, più che altro per superstizione, il dipinto nel [[tempio di Cerere]] a [[Roma]] e fu così che Roma ebbe la prima opera d'arte di pittura straniera in un luogo pubblico.

 

<references/>

{{Portale|Antica Roma|biografie}}

[[Categoria:Mummii|Acaico, Lucio]]

 

[[ca:Luci Mummi Acàic]]

[[cs:Lucius Mummius]]